Ecco come scrive oggi la Gazzetta dello Sport:
“Si può parlare di calcio per ore, contestargli le scelte oppure criticarne l’atteggiamento. E Walter Mazzarri resta razionale, partecipa alla discussione spiegando le sue ragioni. L’unico argomento che lo irrita è quello dello spirito, quando si polemizza sulla forza d’animo del suo Napoli. In quel caso, la disamina è sempre decisa, pronta a difendere il comportamento dei suoi giocatori. «Se otteniamo certi risultati è anche perché questi ragazzi non si arrendono mai, non lasciano mai nulla d’intentato. E allora, discuterne il carattere mi fa molto arrabbiare», ha spiegato ultimamente l’allenatore. E in effetti, gli ultimi due risultati hanno evidenziato proprio la determinazione del gruppo, la voglia di lottare fino all’ultimo secondo utile. Quella particolarità che ha caratterizzato l’esperienza napoletana di Mazzarri, fino a oggi. Le rimonte del suo Napoli, infatti, fanno parte della storia degli ultimi tre anni del club. Una vera e propria convinzione di forza, che ha permesso alla squadra di ribaltare, nel giro di quattro giorni, due partite, quella con Dnipro e con il Genoa. Contro gli ucraini, c’è stato un doppio svantaggio da recuperare e il Napoli lo ha fatto con un finale intenso, merito di un Cavani devastante che ha schiacciato gli avversari sotto il peso del suo poker, una quaterna che ha entusiasmato il popolo del San Paolo e che è servita a tenere in piedi le possibilità di qualificazione al turno successivo di Europa League. La seconda, domenica pomeriggio, a Marassi, con una situazione analoga a quella precedente. Il Genoa è stato steso da una prodezza di Hamsik nei minuti finali. È la fase più intensa, per il Napoli. È il momento in cui la squadra da corpo a tutte le energie residue per ribaltare un risultato, ammesso che sia negativo. Due stagioni fa furono ben 7 le gare messe in piedi nei minuti di recupero. E quei punti, pesantissimi, servirono al club per garantirsi un posto in Champions League. Secondi fatali, come lo sono stati per il Milan, l’avversario di sabato sera, due campionati fa, quando il Napoli riuscì a pareggiare al San Paolo, propio nei minuti di recupero con le reti di Cigarini e Denis, sullo 0-2. Quello di Walter Mazzarri è conosciuto ed è lo stesso che ha saputo trasmettere ai suoi giocatori. I numeri stanno lì, a dimostrare il carattere di una squadra che non si arrende mai. Per ben 25 volte, in due anni e mezzo, il Napoli ha rimontato il risultato tra campionato (20), Europa League (3), Champions League (1) e coppa Italia (1), mentre ha realizzato ben 35 reti dal minuto 83 alla fine. Probabilmente, in diverse partite, la vita se l’è complicata da sola la squadra, salvo poi regalare momenti di forza impressionanti ai propri tifosi che abbandonano lo stadio soltanto al fischio finale: per loro, il pathos è un bene da salvaguardare, comunque”.
La Redazione
P.S.
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