Lo aveva promesso e la promessa l’ha mantenuta. Marek Hamsik ha colpito ancora il Villarreal: la terza volta in due anni. Ha segnato nella serata più importante.
«Sì, scriviamo la storia»,
urla fiero Marek. In campo ha festeggiato in maniera strana.
«Sul gol ho fatto il segno dei baffi, perché era una scommessa con dei miei amici che adesso devono portare i baffi per cinque giorni…»
Sprizza felicità. L’anno scorso segnò già al Madrigal; l’entusiasmo dei tifosi azzurri fu straripante e fece crollare una balaustra, ma purtroppo quel gol non servì perchè gli spagnoli recuperarono e vinsero 2-1. Anche stavolta ha fatto impazzirre i napoletani.
«Al Madrigal come al San Paolo, bellissimo vedere tanti tifosi allo stadio, veramente una sensazione unica, speciale».
Stavolta un gol pesantissimo e decisivo quella che ha chiuso definitivamente i conti con gli spagnoli e messo il Napoli in una situazione di sicurezza. Un gol facile, a due passi dalla porta, ma utilissimo, che soprattutto conferma la sua capacità di trovarsi al posto giusto al momento giusto, quando serve. Su angolo di Lavezzi, la palla è filtrata per l’errore di un difensore e Hamisk era lì a centro area, tutto solo a colpire e a metterla dentro. Un gol ce ha scacciato definitivamente le paure. «In verità il gol di Inler ci aveva già sbloccati, dopo l’1-0 a zero ci è venuto tutto più facile. Comunque in tutta la partita ci abbiamo messo cuore e rabbia».
Un gol lo aveva segnato anche al San Paolo, nella gara di andata di Champions, anche quello importante: consentì al Napoli di andare in vantaggio e di cominciare a trovare sicurezza nella manifestazione internazionale. Un gol tra l’altro molto bello: pescato da Lavezzi, Hamisk calciò di precisione nell’angolo e portò gli azzurri in vantaggio. Al «Madrigal» il gol ha ovviamente un altro peso, conta molto di più: vale praticamente la qualificazione dopo una partita più difficile del previsto.
Soprattutto nel primo tempo il Napoli è stato bloccato da ansie e paure, costruendo solo una vera e propria occasione con Zuniga.
«Già, nel primo tempo abbiamo giocato, ma non siamo riusciti a creare pericoli agli avversari».
Cinquantadue reti in azzurro, migliora adesso anche la media internazionale: tra Europa League e Champions, Marek avanza. E si rinsalda sempre più il suo legame con il Napoli: atteso a breve l’incontro con De Laurentiis per il rinnovo del contratto. Il patron ha chiamato e lo slovacco ha risposto presente: ora serve mettersi a tavolino, discutere e trovare l’intesa per il prolungamento dell’accordo.
Lontane le sirene dei grandi club europei, lontane le tentazioni estive del Milan, lo slovacco vuole solo proseguire in azzurro, fare bene e provare a vincere qualcosa. Questo l’obiettivo principale, l’unica cosa che ora ha in mente. Il gol a Vila Real va ad aggiungersi a tanti altri importanti in maglia azzurra, fu lui a segnare l’anno scorso al Genoa e a sbloccare una partita che pareva stregata: di fatto quella rete spalancò al Napoli le porte della Champions, poi raggiunta aritmeticamente con il pareggio al San Paolo contro l’Inter. Ha colpito lui, Marek, tenuto a riposo contro il Lecce e schierato solo nel finale. Ha colpito l’uomo del tridente delle meraviglie che fin qui si era visto di meno in fase realizzativa: un gol semplice semplice ma fondamentale. La corsa in Europa continua e ora Marek può sognare di sfidare qualche altra grande d’Europa, magari proprio qualche club che lo aveva cercato o che comunque lo guarda con interesse. Un gol che ha eliminato una delle squadre che lo aveva puntato: il Manchester City.
Marek spiega comunque di non aver pensato al risultato degli inglesi durante la gara.
«Assolutamente no. Io e i tutti i miei compagni eravamo solo concentrati su questa partita contro il Villarreal. Ce l’abbiamo fatta».
Sorride, quasi si scioglie, lunghissima la festa a fine partita: l’abbraccio ai compagni, il ringraziamento ai tifosi: Marek è stato uno di quelli che si è trattenuto più di tutti in campo e ha guardato un po’ tutti i napoletani sugli spalti, quelli nel settore ospiti innanziutto, ma anche quelli che si erano sistemati in qualche altro settore. La serata più bella, la più importante della storia recente: Hamisk ci ha messo la firma, ora vuol metterne altre. Il campionato innanzitutto e poi il sorteggio Champions.
«Non vorrei affrontare il Barcellona»
sottolinea. Infine un occhio al campionato:
«Abbiamo perso 4 punti con Juve e Lazio, e adesso ci dobbiamo concentrare per recuperare».
Ma poi urla:
«Scriviamo la storia».
E per Hamsik la storia è ancora da scrivere in questa dolcissima Champions da vivere con passione ed entusiasmo. E via alla festa.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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