Dopo giorni di lotta estrenua, Carmelo Imbriani, 37 anni da poco compiuti, è stato costretto ad arrendersi: è morto stamane 15 febbraio alle ore 6.45, amorevolmente assistito, fino all’ultimo, dalla moglie Valeria, dai due genitori e dal fratello Gianpaolo. Al suo capezzale c’erano anche il medico di guardia, dottor Stefano Billeri e, qualche minuto dopo, è arrivato in clinica il direttore professore Brunangelo Falini e la caposala Annalisa Billera.
Le testimonianze «Siamo molto dispiaciuti, ma il quadro soprattutto negli ultimi tempi era complesso e preoccupante», sono state le prime parole del professore Falini che ha dato immediatamente conforto ai familiari. «In tanti anni di servizio raramente mi era capitato di vedere delle persone così splendide profondamente unite, assistite dalla fede e da valori umani fortissimi», ha detto Annalisa Billera, la caposala della clinica di Ematologia che ha provato a confortae i congiunti di Carmelo distrutti dal dolore.
L’ufficialità Purtroppo stavolta la notizia viene da fonte ufficiale, è diffusa dall’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia in costante contatto con il dottor Ballanti, medico che ha seguito fin dall’inizio della malattia Imbriani e il preofessor Brunangelo Falini, specie dopo che la notizia della morte, poi rivelatasi infondata, era stata diffusa per un corto circuito mediatico, nella nottata di mercoledì, l’altro ieri.
Comitato Chianelli Anche il presidente del comitato per la vita Chianelli, prontamente informato assieme alla moglie Luciana si è recata in clinica per portare conforto ai pazienti: «Sapevo che la situazione era molto delicata, questo per noi è un giorno molto triste, come lo è ogni giorno in cui qualche nostro paziente non riesce a farcela. Il mio pensiero non va soltanto a mio figlio Daniele, che ho perduto oltre 20 anni fa, ma ai tanti Daniele che purtroppo non sono riusciti a vincere la battaglia contro la malattia. Ma proprio in questo momento di dolore dico con convinzione e lucidità che la scienza ha fatto progressi enormi, che l’Ematologia di Perugia è considerata un’eccellenza a livelloo internazionale ed internazionale, con risultati straordinari. Migliaia di pazienti, in questi anni, sono riusciti a sconfiggere la leucemia. Abbiamo già da giorni annullato una mainfestazione in programma con delle associazioni delle quali fanno parte molti rappresentanti del mondo dello sport, proprio perchè eravamo tutti rattristati per le gravi condizioni di Imbriani».
Il fratello Gianpaolo Proprio ieri sera, poche ore prima della morte di Imbriani, aveva parlato, attraverso l’ufficio stampa dell’ospedale di Perugia, il fratello Gianpaolo presso il residence Chianelli: «Non siamo affatto turbati dal fatto che sia stata diffusa la notizia non vera della morte di mio fratello, perchè abbiamo capito la buona fede di quanti hanno alimentato questa notizia. I media, in tutti questi mesi, hanno raccolto e diffuso il messaggio di mio fratello e mio rivolto al calcio, a quella parte di calcio pulito al quale abbiamo chiesto appoggio morale e incoraggiamento per vincere questa terribile battaglia».
La famiglia Il personale medico e sanitario riferisce di una famiglia molto compatta, decisa a stare vicino a Carmelo ogni minuto della giornata. Imbriani era sposato con Valeria da oltre dieci anni e lascia due bambini uno di 9 anni e uno di appena 4 mesi. Una tragedia. La lega di prima divisione aveva dato l’annuncio della morte del giocatore incappando in quel terribile errore, ma poi ieri, nel sito ufficiale, aveva corretto il tiro parlando di «coma irreversibile».
La salma di Imbriani In mattinata è previsto che la salma dell’ex calciatore del Napoli e del Benevento, che pochissimi mesi prima della malattia era stato promosso allenatore della società sannita, venga trasferita all’obitorio dell’ospedale di Perugia e successivamente, dopo le formalità di rito, trasferita nella città natale della famiglia Imbriani. Si può prevedere che i funerali possano avvenire domani pomeriggio, ovvero sabato. La lega calcio prevede un minuto di silenzio in tutti gli stadi. E’ certo che il Benevento giocherà con il lutto al braccio.
Fonte: Umbria24.it
La Redazione
M.V.
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