Aldo Serena, oggi apprezzato opinionista Mediaset, ha segnato 106 reti in 326 partite in serie A. Un esperto in materia di bomber.
Cavani lascerà il Napoli?
«Ovviamente spero di no perché sarebbe una grossa perdita per il club azzurro e per il calcio italiano. In ogni caso, a sensazione, penso di sì, perché ci sono club come Chelsea e Real Madrid che hanno la disponibilità economica per acquistarlo, rilanciando con pazze offerte o semplicemente pagando per intero la clausola rescissoria».
Il Napoli per ora resiste: secondo lei lo deve cedere solo se arriva l’offerta di 63 milioni o può accettare contropartite tecniche?
«Fossi nel Napoli terrei duro e accetterei di perdere un giocatore del genere solo con il pagamento per intero della clausola. Cavani è un pezzo pregiato, è uno degli attaccanti più forti al mondo e quindi è giusto pagarlo tanto: tra l’altro, con la penuria di soldi che c’è nel calcio italiano, con tanti milioni il Napoli potrebbe poi rinforzare a dovere la squadra».
Si fanno tanti nomi per l’eventuale erede del Matador: tra Gomez, Dzeko e Torres lei chi preferisce?
«A me piace molto Gomez, ha esperienza internazionale, forza fisica e buona tecnica. Torres piacerebbe sicuramente a Benitez ma negli ultimi anni sta avendo un rendimento troppo altalenante per poter contare su di lui. Dzeko è certamente una punta valida, probabilmente in uscita dal City e credo anche che il suo cartellino non costerebbe molto. Ma sinceramente non so se le sue caratteristiche si sposino con il nostro calcio. A questo punto punterei su un attaccante italiano».
Prego, ci sveli il nome.
«Matri sarebbe l’ideale per Napoli: ha 28 anni, è nel pieno della maturità, conosce molto bene il calcio italiano, segna e fa segnare e non credo che costerebbe molto, sia in quanto a cartellino che in relazione all’ingaggio. Sinceramente il suo valore è poco distante da quello di Dzeko, quindi…».
Nell’attacco del Napoli tutti sperano e credono che possa esplodere Insigne.
«Il ragazzo ha indubbie qualità e non ha avuto molto spazio nella stagione che è appena finita. Ha giocato spesso porzioni di partite eppure ha talento e tecnica per infiammare il pubblico di Napoli. Credo che con il modulo di Benitez possa definitivamente esplodere».
Già, Benitez: condivide la scelta del Napoli di puntare sul tecnico spagnolo?
«Assolutamente, è un tecnico di provata esperienza, più che allenatore secondo me è un ottimo gestore, è più bravo in questo senso che come didattico puro. In ogni caso sono convinto che possa raccogliere al meglio l’eredità di Mazzarri. Ma i tifosi devono aver pazienza».
In che senso?
«Dopo tanti anni in cui il Napoli ha giocato con la difesa a tre e ha assimilato alla perfezione il gioco di Mazzarri e i suoi codici, è normale e giusto dare tempo a Benitez di incidere sulla squadra, di darle una propria impronta. Ha bisogno di tempo, magari non troppo, ma almeno per due-tre mesi bisogna attenderlo con fiducia».
Il Napoli dovrà puntare, con lui, allo scudetto o a fare strada in Champions?
«La Champions deve essere per loro un’avventura affascinante, affrontata però con spirito leggero. Invece con la Juve che difficilmente vincerà il terzo scudetto di fila, con l’Inter in ricostruzione, con il Milan in cambiamento e la Roma che continua ad essere un punto di domanda, il Napoli deve puntare allo scudetto».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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