Per tutti è ormai “la spiaggetta Napoli” ed è un club super esclusivo. In questo periodo lo frequentano 25 superfortunati ma da fine mese sarà nuovamente aperto a tutti. Non è in riva al mare, a La Gaiola, Marechiaro o a Posillipo, sugli arenili frequentati dai vip partenopei, ma ai piedi delle Dolomiti di Brenta, tra l’Ortles e il Cevedale, sulle rive del torrente Meledrio a Dimaro, e per accedervi il requisito è unico: essere iscritti al Club Ssc Napoli. Il sogno di tanti per ora è riservato ad Albiol, Bifulco, Britos, Callejon, David Lopez, De Guzman, El Kaddouri, Jorginho, Gabbiadini, Gabriel, Ghoulam, Hamsik, Henrique, Inler, Insigne, Koulibaly, Luperto, Maggio, Mertens, Rafael, Reina, Romano, Strinic, Zapata e Valdifiori. Quattro passi dallo stadio alla scaletta in legno e poi la discesa di alcuni gradini per entrare nel torrente, tra i sassi e l’acqua superfrizzante che scende dal Brenta. E’ il percorso che tutti i giorni, a fine allenamento, i giocatori del Napoli in ritiro nella Val di Sole fanno per immergersi nell’acqua a scopo terapeutico. Con i suoi vortici naturali e l’ossigenazione delle cascatelle, il Meledrio si trasforma in un idromassaggio naturale, garantendo benefici effetti: alcuni minuti a mollo agevolano il recupero fisico e prevengono i microtraumi legati all’allenamento in campo. Altre squadra usano contenitori con acqua e ghiaccio ma in val di Sole – il cui nome contrariamente a quanto si possa pensare non è legato a… “O’ sole mio”, di fatto un perfetto gemellaggio con Napoli, ma a un termine celtico che richiama l’acqua – sarebbe un oltraggio inaccettabile. Qui a decine si trovano laghetti, fiumi, torrenti e ruscelli. E così se la spiaggetta è off limits al pubblico la grande fantasia dei tifosi partenopei ha già trovato la soluzione. Poco lontano è nata la versione popolare favorita dalla grande naturalità della val di Sole: lungo la strada che dall’abitato di Carciato porta allo Stadio ogni giorno decine di signore camminano dentro un ruscello alimentato dalla stessa acqua del Meledrio allo scopo di godere dei benefici effetti di un percorso di Kneipp. E il prato si è trasformato in un posto ideale per il picnic. Acqua unica, meravigliosa e val di Sole magica verrebbe da dire. Non c’è solo il calcio, insomma, nella testa di giocatori e tifosi presenti a migliaia al ritiro del Napoli in Trentino. Oggi si tornati in campo. Doppio allenamento davanti a quasi tremila tifosi. Tribuna stracolma e grande tifo. Si è sfiorata la chiusura per l’eccessivo numero di fans provenienti da tutt’Italia e dalla nazioni d’oltralpe. Ieri la squadra è salita in quota e a pranzato a malga Vigo, dove si gode un panorama mozzafiato che nei prossimi giorni sarà proposto anche agli oltre 130 rappresentanti dei media che seguono il ritiro. Alcuni giornalisti hanno dato vita alla classica partitella con lo staff del Napoli (che ha vinto 6-4) altri hanno provato l’ebbrezza del rafting sul fiume Noce dove si praticano tutte le specialità dell’acqua, a cominciare dalla tradizionale canoa. Non a caso questo fiume è considerato tra i primi dieci corsi d’acqua al mondo per la loro pratica. E in quota ci sono le terme di Peio e Rabbi. Sul fondo valle i laghetti dedicati alla pesca sportiva una passione condivisa da alcuni giocatori del Napoli che ieri pomeriggio hanno trascorso mezza giornata in relax proprio a pescare trote. Con risultati piacevolmente insperati. In val di Sole in questi giorni si sorride, vuoi per il buon umore dei tifosi vuoi perché l’attaccamento delle famiglie al Napoli porta buoni risultati economici e molta allegria. Come nel caso del concerto di Guido Lembo, lo chansonnier di Capri affiancato sul palco dal Coro Calisio di Martignano. O del dialogo con i tifosi che in serata ha visto protagonisti, sempre in Piazza Madonna della Pace a Dimaro, Manolo Gabbiadini, Marek Hamsik, Pepe Reina e Mirko Valdifiori con il responsabile della Comunicazione Nicola Lombardo. Un momento chiuso da un brindisi con TRENTODOC per festeggiare il compleanno di Guido Baldari, anima e core dell’Ufficio Stampa SSC Napoli. E dall’applauso di tremila tifosi.
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