Quando Cavani segnò quattro gol al Dnipro, avvicinando il Napoli alla qualificazione, Inler applaudì il Matador ricordando: «Se segna tanto il merito è della squadra». Alla vigilia della partita di Cagliari, da giocare senza l’asso uruguaiano, il centrocampista svizzero ha rivelato al microfono di Radio Marte: «Giovedì, dopo la partita di Stoccolma, ho detto a Vargas che quella vittoria era anche sua: è partita da lui l’azione che poi ha portato al fallo sanzionato con il sacrosanto rigore. Vargas e Insigne sono due calciatori molto giovani che devono crescere ancora. Non è stato facile per Edu passare dal calcio cileno a quello europeo. Credo però che stia migliorando gara dopo gara. Lorenzo è un predestinato, mi ricorda molto il primo Di Natale: vicino ad un campione come Cavani non potrà far altro che crescere».
Domani sera non ci sarà il Matador, però non sarà un problema insuperabile: «Edinson è un vero campione, lavora tanto per il gruppo e ci dà sempre una grossa mano. Abbiamo già dimostrato però che sappiamo vincere anche senza di lui. Cavani è giovane e ha ancora tanto cammino davanti a sé, sono sicuro che può arrivare ai livelli di Messi e Ronaldo».
Il centrocampista ha parlato del gol segnato al Milan otto giorni fa: «Contentissimo per aver segnato la prima rete in azzurro al San Paolo. Il boato del pubblico mi ha fatto tanto piacere. Quest’anno tutta la squadra è cresciuta molto. Abbiamo grandi obiettivi ma bisogna guardare partita per partita, vista l’imprevedibilità delle altre avversarie. Contro il Cagliari è sempre stata una gara dura. Noi però abbiamo voglia di stare lì in alto e di fare sempre meglio. La Juventus è una grande squadra che sta facendo dei risultati eccellenti, ma ripeto dobbiamo guardare solo a noi stessi, alla fine conta solo il Napoli. Purtroppo, dopo i due pareggi con Torino e Milan, siamo stati raggiunti in classifica. Dobbiamo crescere e lavorare su alcuni aspetti. Uno di questi è il fatto che dobbiamo gestire meglio il vantaggio chiudendo prima le partite, soffrendo di meno. Siamo una squadra che per fare bene deve dare sempre il 100%, se ci si distrae un attimo subiamo gol. Conti dice che vuole vendicare il 6-3 dello scorso campionato? Le parole contano poco, solo il campo dirà chi avrà ragione».
Ultima battuta dedicata all’allenatore Mazzarri: «È molto motivato, fisicamente sta bene: non lo vedo né stanco né demotivato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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