Il giorno di Pandev. Titolare contro l’Atalanta, la sua grande occasione. Un’idea che Mazzarri aveva maturato nei giorni scorsi, ieri l’ultima decisione. Il macedone in campo dal primo minuto al posto del Pocho Lavezzi che parte dalla panchina pronto poi ad entrare per una probabile staffetta.
Una scelta per premiare l’ex interista e per preservare l’argentino da un’ammonizione che gli farebbe saltare il big match contro la Juventus. Mazzarri crede nell’ex interista e aspetta un segnale importante dal macedone appena ritroverà la condizione ideale. Non è ancora al massimo ma è in ripresa. Pandev darà tutto per un’ora, prima di lasciare il campo al Pocho, almeno questo è nei programmi dell’allenatore. Un’ora nella quale dovrà dare tutto, possibilmente segnare anche un gol.
L’ultima volta da titolare fu al «Meazza» contro l’Inter, in quel caso restò fuori Cavani per infortunio e giocò Lavezzi da punta centrale. Una partita amara perché Pandev uscì per un problema muscolare che lo ha costretto a stare fuori un mese. Torna titolare e stavolta resterà fuori il Pocho, mentre il Matador sarà il terminale offensivo più alto: Pandev nel tridente partirà dalla sinistra. Giocò da punta centrale invece a Verona contro il Chievo, prima di lasciare il posto al Matador, una prova incolore. Ora l’occasione del riscatto anche per cancellare la traversa clamorosa colpita a porta vuota a Cesena.
Un gol all’Atalanta lo segnò con la Lazio in coppa Italia, quella vinta con Delio Rossi in panchina. Ora ha più fiducia, rientrò proprio nel finale di partita contro la Lazio dopo il mese di stop, poi si è rivisto anche a metà secondo tempo nel match di Champions contro il Mancehster City. E’ stato preso in prestito dall’Inter per il ruolo di vice Cavani: società e tecnico credono ancora molto in lui e nel suo apporto sia in campionato che in coppa e non modificano la strategia. Per caratteristiche il macedone viene considerato il più adatto per subentrare nel tridente delle meraviglie ad uno dei tre tenori. Ma è chiaro che per poter esprimersi al meglio deve essere al top fisicamente. E fin qui è stato questo il vero problema di Pandev: arrivato in ritardo è stato poi costretto a perdere altro tempo prezioso per l’infortunio.
Per entrare in forma c’è un solo modo possibile: la partita. Ed ecco che Mazzarri gli concede questa chance dal primo minuto. Ha pensato al suo impiego e a chi togliere dal tridente: la scelta è ricaduta sul Pocho. Difficile togliere in questo momento Hamsik, in ripresa, e Cavani con il morale a mille per la doppietta realizzata contro il Manchester City, anche se la tentazione di togliere il Matador c’è comunque stata. E poi Lavezzi è stato l’unico a fermarsi solo una volta (per infortunio contro il Chievo Verona) e rischia la squalifica in vista della partitissima contro la Juve, un cartellino giallo sarebbe fatale.
Ha sfruttato la sosta di campionato per svolgere un lavoro personalizzato, rispose alla convocazione con la Macedonia per un’amichevole, poi chiese il permesso di poter rientrare proprio per prepararsi al meglio con il Napoli. Una tabella di lavoro stilata dal preparatore Pondrelli e dagli altri componenti dello staff tecnico di Mazzarri, d’intesa con lo staff medico coordinato dal dottore Alfonso De Nicola. Ora l’esame del campo, la risposta in una partita ufficiale, un esame severo contro l’Atalanta di Colantuono che corre a mille e non ti dà respiro.
Pandev partirà dalla sinistra e si scambierà di posizione con gli altri del tridente, può diventare centrale al posto di Cavani o giocare a destra alternandosi con Hamsik. L’importante sarà la brillantezza. Non ha ancora l’intera partita nelle gambe ma un’ora ad alta intensità può farla, quello che gli chiede Mazzarri.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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