E’ finita, ma dentro Blerim Dzemaili c’è un vulcano: perché, sul finire di quella che pareva una nottataccia, l’amarezza per aver sfiorato un 3-3 da leggenda azzera qualsiasi traccia di soddisfazione e tutt’intorno quasi diviene aria fritta: «Incredibile ma vero, eravamo arrivati ad un niente da un pareggio clamoroso. Io ci ho sperato e chiunque di noi ha dato il cento per cento per riuscire. Ci è andata male, ma troveremo la forza per riprenderci subito. Adesso, a mente fredda, si può anche avanzare un’analisi serena: ci sono stati fatali i due gol iniziali, probabilmente addirittura solo il primo gol, che ci ha messo in ginocchio. Abbiamo impiegato tempo per rialzarci, siamo finiti sotto 2-0…E poi». Il dettaglio che fa la differenza è in quell’istante fatale in cui la centesima di Aronica si trasforma in dolore fisico: e quando neppure la doccia ha fatto scivolare via la delusione, Dzemaili trova l’erroraccio. «Abbiamo subito il terzo gol in inferiorità numerica. In casi del genere, serve furbizia. Serve esperienza. Loro sono stati bravissimi, tanto di cappello ad una grande squadra. Ma mi viene da mordermi le mani, perché potevamo regalarci un pareggio indimenticabile. Lavoreremo sui nostri errori. E prenderemo non solo gli aspetti positivi di questa serata. Perdere non è mai bello, ma così almeno non è brutto».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro