«Lo accoglieremo bene come facciamo con tutti», dice Dzemaili di Higuain. E poi lo svizzero aggiunge tutto l’orgoglio per i nuovi colpi di mercato piazzati dal Napoli. «Un bene per il Napoli e per il calcio italiano, sono arrivati in Italia dei campioni, mentre negli ultimi anni erano solo in uscita». Stregato da Benitez. «Mi piace molto la sua metodologia di lavoro, mi piacciono molto gli allenamenti con tanto pallone, Benitez ci sta inculcando la mentalità: dovremo essere sempre noi a fare la partita e ad attaccare. Meglio correre con la palla che a vuoto, cambierà questo rispetto all’anno scorso, quando a volte aspettavamo gli avversari per poi puntare in contropiede».
Ancora su Benitez e il modulo. «È un allenatore vincente che ci trasferirà la sua mentalità. L’anno scorso abbiamo buttato lo scudetto nelle partite contro Chievo, Bologna, Sampdoria, quest’anno non si ripeterà proprio grazie alla mentalità del nostro tecnico. Tutti lo vediamo come un maestro, il suo arrivo è stato molto importante per una piazza come Napoli. Parla molto con noi, ti fa sentire importante. Quando si gioca con la difesa a quattro, puoi mantenerti più alto perché già gli esterni di attacco vanno a pressare alto sui terzini avversari».
Il modulo di Rafa è di suo completo gradimento. «Ho sempre giocato tra i due di centrocampo, questo è il mio ruolo preferito, poi se dovessi essere impiegato nei tre di attacco non sarebbe un problema. Lo farei tranquillamente».
Gli obiettivi. «Dobbiamo lottare su tutti i tre fronti, Champions League, campionato e Coppa Italia, cercando di fare il meglio possibile. Per riuscirci occorre una rosa di 22 giocatori sullo stesso livello e non giocare solo con 14-15 calciatori. Chi va in panchina non deve demoralizzarsi ma pensare di poter essere importante in quella successiva. Quindi anche per il centrocampo vale questo discorso: ci siamo io, Inler e Behrami e ce la giochiamo».
L’anno scorso finì alla grande la stagione, in campionato segnò sette gol e le sue reti furono decisive per lo scatto Champions. «Spero di ricominciare nello stesso modo con il quale ho finito la scorsa stagione. Nelle ultime partite giocai in un ruolo più congeniale alle mie caratteristiche perché avevo più libertà di puntare verso la porta avversaria». Pronto anche a battere quest’anno le punizioni dal limite. «Le stiamo provando, deciderà l’allenatore, il tiro è una mia caratteristica, quindi sono pronto a calciarle».
Grande fiducia nel nuovo Napoli che si sta formando e saluta De Sanctis. «Nei due anni che abbiamo giocato insieme è stato un grande portiere, chi verrà farà bene lo stesso. La nostra forza è il gruppo che è molto unito».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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