Blerim Dzemaili, ritrovato centrocampista azzurro col vizietto del gol, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
Uno Dzema ritrovato- “Il calcio è così: ci sono momenti positivi e momento negativi. Adesso sta girando bene: ho sempre lavorato bene, specie quando in campo non riuscivo ad esprimermi al massimo e allora quando semini, raccogli. Ho iniziato a fare meglio quando ho trovato più continuità, più giochi, più riesci ad entrare nei meccanismi. Anche il ruolo ritagliatomi mi favorisce: giochiamo con un centrocampo a tre, con un vertice basso e due mezz’ali, in questo modo riesco ad esaltare le mie caratteristiche di incursore. Un plauso va fatto al mister: dopo il periodo un pò buio, è riuscito a farci risalire cambiando qualcosa. Il mister? Merita tanto, anche quando non giocavo non ho mai protestato: so che sceglie sempre con buon senso e buona fede e mi ripetevo che, se non giocavo, un motivo c’era. Ora gioco, nel ruolo che preferisco, e va bene così.”
La chiamata- “Il mio incontro con De Laurentiis? Dopo la partita col Parma, il Presidente mi chiamò e mi disse che non voleva cedermi, perché crede molto in me: a quel punto, dopo quella chiacchierata, si è accesa una scintilla in me che mi ha portato a dare ancora di più. Se voglio rimanere a Napoli? Certo, amo questa squadra, ma quando non giochi ti viene di dover pensare anche al bene della tua carriera e così mi ero guardato intorno, ma ora le cose stanno andando al meglio”.
Tranquillità, segreto di chi segna- “Il mio feeling col gol? Non avevo mai segnato tanto, forse l’azzurro porta bene. Il segreto? La tranquillità, ho sempre tirato bene, ma ora non ho paura di perdere la palla, prima ero troppo frenetico. Il mio più bel gol finora? Quello di Pescara, ma il più importante è stato il 3-3 a Torino, non capita tutti i giorni di fare una tripletta ad un centrocampista. Quella rete è stata importantissima per tutta la squadra, sul 3-2 per loro eravamo terzi: da quel momento in poi abbiamo preso 8 punti al Milan. Il secondo posto? E’ il nostro scudetto, ciliegina sulla torta di una grande stagione. Napoli imbattuto quando gioco titolare? Mi fa piacere, ma a me interessa solo che la squadra vinca, le statistiche fanno piacere, ma lasciano il tempo che trovano.”
Light blue future- “Il mio futuro? Sarà azzurro: ho ancora altri due anni di contratto; poi se non sono andato via quando c’era qualche problema, non vedo perché debba farlo ora. La squadra c’è ed io voglio rimanere qui per fare qualcosa di importante. Magari, se non avessimo avuto dei cali evitabili come quello dopo il Catania, potevamo ambire a qualcosa in più. L’anno prossimo avremo la chance di ripeterci, poi non so se con Mazzarri o qualcun’altro in panchina. Se va via Cavani? Sarà una gran perdita, ma arriverà di sicuro qualcuno a darci una grande mano: anche l’anno scorso, con l’addio di Lavezzi, si parlava di un Napoli ridimensionato, ma non mi sembra sia andata così. Cavani è un bomber da più di 20 gol a stagione e, a lui come al mister, dico che tutti sarebbero felicissimi di averli ancora qui, ma sono convinto che anche con un loro possibile addio, la forza del gruppo non sarà messa in discussione. L’Inter? Noi saremo molto determinati a perseguire il nostro obiettivo e venderemo cara la pelle, loro saranno un animale ferito e non è mai facile affrontare grandi squadre in queste condizioni: l’Inter è sempre l’Inter.”
La Redazione
M.P.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro