A sua immagine e somiglianza. Blerim Mazzarri o Walter Dzemaili? No, sarebbe troppo. Però il giochino dei nomi e dei cognomi rende l’idea: è qui da pochi mesi, eppure Blerim Dzemaili ha incamerato i concetti come neanche un veterano. Assorbiti e poi ripetuti con ritmo a Radio Marte: «Non siamo concentrati su un solo obiettivo: lottiamo su tutti i fronti. Non abbiamo paura di nessuno e possiamo battere chiunque».
Sì, parla proprio come il suo allenatore. E poi rilancia: « Mi piacerebbe vincere qualcosa con il Napoli e condividere l’entusiasmo con i tifosi: non puoi fare a meno del San Paolo, ti dà un’adrenalina unica».
MISSIONE: TERZO POSTO – E allora, sotto con Dzemaili. Reduce dall’ottima prestazione tra la linee con l’Inter e dalla buona, davvero buona serata nazionale in Svizzera, insieme con Inler, contro l’Argentina di Messi (autore di 3 gol nel 3-1 per la Seleccion). I due ragazzi si sono divisi tra Berna e Napoli ma, considerandone le doti fisiche e l’entusiasmo, di certo non avranno accusato la fatica. « Siamo carichi e pronti a proseguire il percorso». Verso il terzo posto? « Certo, noi ci crediamo da sempre».
EX E AMICO – La partita di domani a Parma, però, non potrà essere una qualsiasi sfida di una qualsiasi domenica: perché sono le origini di Dzemaili; perché è proprio il club dal quale è stato acquistato a giugno: « Certo, è una gara molto particolare per me: ho trascorso due stagioni bellissime in una società e un ambiente splendidi, però ora penso esclusivamente al Napoli. E dunque al futuro».
TIMORE TENORE – Ma anche al passato recente, però, che gli ha insegnato tanto. Bella l’ammissione di Blerim, davvero: « Quando sono arrivato in azzurro temevo il confronto con i grandi nomi, con i tenori ad esempio: poi, però, è stata proprio gente come Lavezzi, Hamsik e Cavani a favorire la mia integrazione, anche negli schemi, con estrema umiltà. Sono ragazzi umilissimi: l’ho capito tardi, ma meglio che mai». Bene così, allora. E via di sogni e speranze: « Siamo molto fiduciosi, anche perché dopo un periodo in cui abbiamo sofferto nei confronti con squadre meno forti sulla carta, cioè quelle che si chiudono e sono molto difficili da affrontare, ci siamo sbloccati».
GRAZIE WALTER – Il vero Napoli, in effetti, è sbocciato proprio dopo la vittoria con il Chievo: « Ci siamo sbloccati e siamo pronti a giocarci tutto, senza limiti: porsi un obiettivo sarebbe un errore. Come anche pensare che sia stato un miracolo, la vittoria con il Chelsea: questa squadra può tutto». Che grinta. Ricorda quella di qualcuno: « A Mazzarri devo molto: è stato lui a darmi l’aiuto decisivo. Parla sempre apertamente e mi dice che sono un titolarissimo!».
SEI LINGUE – Chissà come glielo dice, considerando che Dzemaili parla sei lingue. Sei: italiano, albanese, tedesco, inglese, spagnolo e macedone. Nato 25 anni fa a Tetovo, in Macedonia (dove vivono i suoi genitori), passaporto svizzero con radici e casa a Zurigo, Blerim s’è innamorato di Napoli: « Fantastica. E pensare che qualcuno me la sconsigliava?». Con il suo amico Giupi Maddaloni, conosciuto proprio in città, sta anche coltivando la passione del mare: escursioni in barca nel Golfo. Azzurro come la sua squadra. O Blue come il Chelsea. A proposito? « Superare il turno non è impossibile. Ma ora pensiamo soltanto al Parma e al campionato: vogliamo confermare la Champions». Firmato Walter Dzemaili.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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