E’ felice, Dzemaili: «Ma se avessimo pareggiato prima, forse saremmo riusciti anche a realizzare il gol della vittoria» . E’ lui l’uomo in più di questo Napoli, anzi il goleador in più. Otto giorni dopo, il nazionale svizzero replica: seconda rete in campionato (dopo quella contro il Lecce), pesantissima per giunta perché ieri sera le cose per il Napoli si erano messe molto male. Una partita che doveva servire per rilanciare la squadra in campionato, diventata improvvisamente una via crucis. La punizione (peraltro concessa in maniera piuttosto generosa dal non irreprensibile arbitro De Marco) di Radovanovic: un tiro potente ma non irresistibile, diventato vincente perché sul più bello (o sul più brutto) la barriera si è aperta obbligando De Sanctis e il Napoli alla resa. «No, un gol simile non si può proprio prendere, non possiamo non essere autocritici e ammettere le nostre colpe» , sottolinea con sincerità Dzemaili. Poi, però, è arrivato lui, come già contro il Lecce: ha visto quella palla arrivare dopo che Hamsik non era riuscito a colpirla e l’ha sapientemente spedita alle spalle di Ujkani. Risultato di nuovo in equilibrio condito, però, con il rimpianto di una serata forse non affrontata nella maniera giusta, con le scelte giuste.
DIFESA – Ma a lui, all’eroe della serata, le scelte compiute da Mazzarri vanno benissimo, a cominciare da quell’inedita coppia di centrocampo che avrebbe dovuto rendere ancora più offensivo il gioco del Napoli e che, al contrario, ha finito un po’ per frenarlo mancando del necessario ordine. Assicura: «L’esperimento con Hamsik? Per quanto mi rigiuarda è andato benissimo, mi sono trovato a mio agio. E poi Marek in quel ruolo gioca nella sua nazionale, dunque non c’è nulla di strano. Si tratta di soluzioni alternative per l’allenatore, che arricchiscono la squadra, che possono essere utilizzate in determinate situazioni» . Ciò non toglie che non tutto girava per il verso giusto e che la situazione è cambiata, in meglio, quando sul terreno di gioco è sceso Inler, cioè un centrocampista d’ordine, capace di far girare la palla, di stabilire i ritmi, di provvedere a quei cambi di gioco che il Napoli sa sfruttare alla perfezione. Nonostante l’entusiasmo della qualificazione alla Champions, ieri il Napoli non è riuscito ad andare oltre il pari: «Non siamo stanchi, né dal punto di vista mentale né dal punto di vista atletico. Ecco perché dico che se fossimo riusciti a pareggiare prima, probabilmente avremmo segnato anche il gol della vittoria».
CONCENTRATI – Due partite alla sosta natalizia, un paio di mesi senza Champions. Insomma, non ci sono motivi di distrazione. Dzemaili garantisce: «Io ora penso solo al campionato, soltanto alla partita di ieri sera». Eppure la Champions resta sullo sfondo. Per giunta fra pochi giorni l’urna di Nyon ci dirà chi dovrà affrontare il Napoli negli Ottavi. Preferenze? Una sola: «E’ evidente che dobbiamo evitare le due spagnole, Barcellona e Real Madrid. Con tutte le altre possiamo giocarcela, sono alla nostra altezza» . Ma è evidente che non basterà il Napoli di ieri sera. Perché qualcosa non ha funzionato. Nonostante Dzemaili cerchi di vedere il bicchiere mezzo pieno: «I risultati arriveranno se continuiamo a giocare come ieri sera». Non proprio (o non del tutto) come ieri sera: «Abbiamo creato molto però abbiamo avuto dei probliemi negli ultimi venticinque metri, non siamo riusciti a concretizzare. Ma la squadra ha dimostrato voglia di vincere e di non avere in testa soltanto la Champions».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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