Cerca
Close this search box.

Dzemaili: “Mai più certi regali in futuro”

L'ex granata con una tripletta li ha puniti e rilanciato le ambizioni del Napoli

La notte è fatta per segnare: e in quel tre x due che infiamma Napoli e la manda in estasi, c’è l’essenza d’una favola per grandi (Cavani) e «piccini» (Dzemaili), c’è la gloria bipartisan che arride alle star e ad una classe (teoricamente) operaia destinata al Paradiso. Ladies & gentlemen, è qui la festa, negli occhi da tigre d’un matador cortese, un gentiluomo senza macchia e senza paura, ventidue reti in campionato, trentuno stagionali, novantasette «napoletani», uno in più di Careca e per ora quanti ne fece Altafini: la storia è ormai leggenda e restano ancora un bel po’ di capitoli da scrivere, perché mentre intorno ci sono le lacrime di felicità di quell’onda anomala di fans approdata all’Olimpico che raccoglie i baci del proprio eroe, l’immagine cult è nel bomber che stringe a sé la maglia e la mostra come un cimelio, come un trofeo o, se volete, come la propria carta d’identità, il senso d’appartenenza. 

EFFETTO BLERIM  E poi ci sono date che restano impresse nella memoria, appuntamenti da tramandare ai posteri, da raccontare un giorno ai figli e ai nipotini ed agli amici: quella sera, a Torino…«Indimenticabile, per vari motivi». Si scrive Dzemaili, però si rilegge una vita (intera) da mediano, la fatica dei gregari dai piedi buoni ch’emerge e si prende la scena: una, due, tre reti, prima di togliersi la corazza rispettosa verso il suo passato e sfogarsi, inginocchiato nel vuoto che ormai l’avvolge, mattatore incontrastato d’una sfida che è un calcio al destino dei subalterni. Dzemaili, il suo nome Blerim Dzemaili: e fa niente se poi sarà stato impossibile calmarsi e addormentarsi, perché dentro il vulcano implode. « Questo campo mi porta bene. Il Torino è stato il club che mi ha accolto dopo l’infortunio, che mi ha dato la possibilità di rigenerarmi. Un po’ mi spiace per loro, ma sono contentissimo per noi: abbiamo sofferto ma ne siamo venuti fuori alla grande. Però non dobbiamo sbagliare più se vogliamo restare tra le big. Io alla Juventus non penso, io mi guardo le spalle ». 
TRIPLO SALTO – Da Dzemaili a Cavani, dal tormento al delirio collettivo, dal terzo posto al secondo, dalla depressione all’esaltazione: Torino-Napoli nasconde dentro quell’ora e mezza da negare ai cardiopatici le emozioni per uomini forti: per un Cavani che prima procura il rigore del pari e poi, zac, taglia il Toro a fette, sballottandolo qua e là prima con una punizione da capogiro e poi con una capocciata da fantascienza; e per uno Dzemali che incredulo s’inventa un’altra vita, si spoglia dei suoi panni, rimedia certezze che gli erano sconosciute e va ad afferrare il diavolo: « Abbiamo concesso troppo, abbiamo fatto una serie di regali che non possiamo permetterci. Noi dobbiamo fare come il Milan, che è andato a Verona, ne ha fatto uno e si è difeso. Però stavolta, anche stavolta, abbiamo dimostrato che ci siamo. E ora il duello con i rossoneri è ancora più bello ». Dzemaili, Cavani: è notte, non svegliateli. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.