E pensare che la partita di domenica a San Siro con il Milan, perché ormai ha guadagnato sul campo il diritto di giocarla, l’avrebbe potuta vivere con la maglia rossonera. La storia di Blerim Dzemaili, terzo bomber del Napoli insieme con Inler – alle spalle di Cavani e Hamsik – è di quelle da raccontare: a gennaio, in preda a una serie di problemucci di comprensione con Mazzarri, legati prettamente alla voglia di essere, diciamo così, più partecipe alle cose del Napoli, Blerim si è trovato al centro di un giro di mercato che lo avrebbe potuto portare al Milan nell’ambito di uno scambio con Nocerino. Alla fine saltò tutto. Ma da quel momento è saltato anche il banco: quaterna svizzera sulla ruota di Napoli e appuntamento a Milano. Con la pelle azzurra.
I RECORD – E allora, c’era una volta un guappo da film detto Sette bellezze. E poi un centrocampista che, dopo le ultime due partite di campionato decisamente a testa alta, di bellezze sottoforma di gol ne ha collezionate altrettante: sette. Il tris al Toro e il graffio di domenica al Genoa; il siluro con la Fiorentina all’andata e le due reti all’Aik Solna in Europa League: totale, sette gol realizzati finora in stagione. Con doppio record personale: in carriera, infatti, Dzemaili non era mai stato tanto prolifico né in campionato (5), né complessivamente contando anche le coppe (7). Un primato già raggiunto dopo la tripletta di Torino, migliorato appena una settimana dopo ma ancora migliorabile. Questo è certo.
NUOVO TITOLARISSIMO – Un gran bel momento, per lui, non c’è che dire, ma la più grande soddisfazione è quella regalata da Mazzarri: «Blerim sta vivendo un ottimo momento di forma. Mi piace come velocizza il gioco» . Una promozione scritta su pergamena, infiocchettata e spedita con tanto di lode. Parole che raccontano quanto le cose nel calcio cambino nel giro di poche settimane e che valgono una candidatura bella e buona in vista dello scontro diretto a San Siro con il Milan. Quella di domenica sarà una partita da titolarissimi, conoscendo le dinamiche dell’allenatore, e dunque nella fase cruciale della stagione a Dzemaili è riuscita l’impresa di ribaltare le gerarchie e di guadagnare sul campo i gradi. Non era mai accaduto, finora.
BUON COMPLEANNO – Felice e contento, il centrocampista nato a Tetovo, in Macedonia, da padre macedone e madre albanese, il 12 aprile 1986. E ciò significa che, venerdì, Dzema, come lo chiamano i compagni, compirà 27 anni. Il regalo più grande glielo farà Mazzarri schierandolo a Milano, certo, ma nel frattempo anche lui ha cominciato a impacchettare qualcosa: gol su gol. Per se stesso, per il Napoli e il popolo azzurro. Per l’occasione, considerando che venerdì sarà impegnato come i compagni nella preparazione della partita che potrebbe valere una stagione, e che dunque di tempo per feste e brindisi ce ne sarà ben poco, a San Siro lo seguirà un po’ di pubblico speciale, pronto a stappare champagne se le cose dovessero andare per il meglio: il fratello Bettim da Zurigo, l’inseparabile amico napoletano Giupy Maddaloni e ovviamente la splendida compagna Alessia Tedeschi. Con cui ieri ha trascorso la giornata libera lontano dal caos della città e del calcio, e con il telefono rigorosamente staccato.
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