C’è un piccolo segreto nella trasformazione di Blerim Dzemaili, a gennaio sul mercato e a maggio uomo-chiave nella conquista del secondo posto. Dopo la gara vinta a Parma il 27 gennaio scorso gli arriva la telefonata di De Laurentiis. «Il presidente – racconta a Radio Marte il calciatore – mi dice che non ha mai avuto intenzione di cedermi perché crede in me. È stata la svolta della mia stagione, da allora ho dato più del massimo». In cifre: 7 gare da titolare, 6 vittorie, un pareggio e, soprattutto, 5 reti. «Segno di più perché sono lucido e più sicuro. Il più bel gol con il Pescara, quello più importante il 3-3 segnato a Torino. Ha dato lo slancio per una vittoria decisiva per il secondo posto». Il nuovo Blerim, 11 reti in 76 gare in azzurro, è anche merito di Mazzarri. «Gli devo molto, mi ha dato fiducia, continuità e la posizione che prediligo: mezz’ala nel centrocampo a tre». In generale Dzemaili è il talismano del Napoli: con lui 11 vittorie e 4 pareggi in 15 gare dal 1’. «Mi fa piacere ma il gruppo conta più di tutto». Più che un concetto, un mantra.
«È il nostro punto di forza, perché il Napoli ha un progetto vincente e riproveremo l’anno prossimo a vincere lo scudetto. Quest’anno la Juve ha avuto una marcia importante e a noi è mancata la continuità, ma il secondo posto è quasi come un titolo». Più facilmente migliorabile con Cavani e Mazzarri ancora in azzurro. «Spero rimangano, li invito a stare con noi per vincere qualcosa di importante. Da quando c’è Mazzarri il Napoli ha cambiato volto, Cavani è un attaccante di livello mondiale. Tuttavia senza Lavezzi abbiamo fatto addirittura meglio, la società saprà, eventualmente, come sostituirli».
Dzemaili invece non ha dubbi: «Quando non giocavo mi sono guardato intorno, ma solo perché il calcio è la mia professione. A Napoli sono sempre stato benissimo, voglio restare a tutti i costi». Anche perché alla matematica Champions diretta mancano appena 6 punti. «Non ci fidiamo dell’Inter, ha sempre disputato grandi partite contro di noi. È pericolosa proprio perché è ferita. Per noi però è troppo importante vincere, non possiamo sbagliare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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