I gol del secondo posto non sono soltanto quelli firmati da Cavani. Ci sono pure quelli di Blerim Dzemaili: gol di peso e di sostanza. Gol con tanti punti esclamativi. Ne ha segnati 6 nelle ultime otto partite (uno in meno di Edi, per intenderci, dal 30 marzo a oggi), quando ha preso il posto a centrocampo di un altro svizzero immigrato dall’Europa dell’Est, Gokhan Inler. Otto gare coincise con la rinascita del Napoli dopo il capitombolo in casa del Chievo: quel pomeriggio al Bentegodi non ci fu la resa, il Napoli non alzò bandiera bianca. Quel giorno il Napoli è rinato, con Mazzarri che ha consegnato il centrocampo a questo 27enne nato nell’ex Jugoslavia in fiamme.
Otto gare da titolare e 22 punti conquistati. Ne ha segnati tre, per gradire, al Torino; poi uno al Genoa, un altro al Pescara e l’ultimo al Bologna. In tutto fanno 9 (compresa l’Europa League e la rete alla Fiorentina alla seconda di campionato). Ovvero due in più di Goran Pandev che però di mestiere farebbe l’attaccante, invece questo svizzero di nazionalità, ma con l’animo macedone e anche un po’ di spirito inglese (ha giocato pure nel Bolton dove però una rottura dei legamenti lo mise ko per un anno intero) di mestiere fa tutto: il percussionista di centrocampo e il solista al limite dell’area. «Non sono mai stato felice come dopo Bologna, il secondo posto per noi vale come uno scudetto. Una sensazione unica, bellissima».
Classe 1986, Dzemaili nasce a Tetovo, nell’allora Repubblica Jugoslava di Macedonia, da una famiglia di etnia albanese che dopo qualche anno decide di trasferirsi in Svizzera. Cresciuto senza troppe moine, ha frequentato il vivaio della strada che gli ha irrobustito il cuore, prima che questo glielo chiedesse Mazzarri. Il peso specifico del suo gioco è diventato enorme in pochi mesi, perché Blerim lega il centrocampo, collega i reparti e segna. A De Laurentiis è costato 7,5 milioni più la comproprietà di Santacroce, ora vale qualcosa in più di dieci milioni. A gennaio voleva andare via, si era stufato di fare la panchina. Lo convinse Bigon: «Resta – disse il ds – vedrai che verrà il tuo momento». Estroverso ma abbastanza tranquillo, Dzemaili ha scolpito un pezzetto di storia azzurra, decisivo nel momento chiave della ricorsa al secondo posto. La sua forza? Si dice sia la fidanzata Alessia Tedeschi, modella mozzafiato con il sogno di fare la showgirl che adora Twitter dove posta qualsiasi cosa compresi gli scatti con altre colleghe. Come l’amica Federica Nargi, fidanzata dello juventino Alessio Matri, bomber in odore di azzurro. Passeranno l’estate insieme a Miami, magari parlando del Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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