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Dzemaili: “Fantastico, sto sognando”

L'ex del Torino era ad un passo dal Milan, ma lo scambio con Nocerino saltò all'ultimo momento

E non si ferma più: e mentre la settima meraviglia gli scivola dinnanzi, un fotogramma fresco che manda in estasi, ciò che resta di un’altra nottata meravigliosa è il senso pieno della vita ritrovata da Dzemaili, la consacrazione tra i titolarissimi d’un Napoli da Champions League, l’autorevolezza di chi ha il “phisique du role” e lo mostra per intero e a più riprese, in casa e fuori. «Sto attraversando un momento fantastico, ma noi volevamo questo secondo posto: lo abbiamo occupato a lungo, lo abbiamo sentito nostro e intendiamo arrivare in Champions direttamente». Le parole se le porta via il vento dolcissimo d’una Napoli che osserva le stelle e però, prima ancora che il Genoa si smaterializzasse, dinnanzi a quella dimostrazione di superiorità, s’era già capito dove s’andava a parare: le 20,00, quarantacinque alla partita, e Dzemaili sa già ch’è sarò la sua serata, impadronendosi del video e sussurrando a Sky il copione della gara: «Gara importante ma vogliamo vincerla: al Milan non pensiamo, almeno non adesso». 

RIECCOLO – Torino è il massimo d’una vita da mediano presa a sportellate in un’ora e mezza da stropicciarsi gli occhi: tre reti tre, come un vecchio bucaniere, come un novello matador, come un regista moderno che all’occorrenza con il ciak si gira. “Indimenticabile”. Ma Napoli-Genoa è il secondo tempo, nuova scena e nuova corsa verso la gente, un sinistro potente ma delizioso che spacca la partita e poi la impacchetta in frigo, perché adesso c’è il Milan. «E’ quella la sfida decisiva e a fine gara si può cominciare a concentrarci su di loro». 
CHE STAGIONE – Si scrive Dzemaili e però si rilegge la sua stagione in chiaroscuro, le ombre di un periodo stregato trascorso in panchina, la tentazione di andar via, la possibilità di ritrovarsi a gennaio in uno scambio con Nocerino, e poi le luci della ribalta che si riaccendono dopo le due reti in Europa League (una alla prima, un’altra in Svezia utile per garantirsi la qualificazione): a Torino fa praticamente tutto da solo, porta il Napoli in vantaggio due volte e quando la storia del match sembra essere stata rivoltata, riemerge dalla tenebre, “arma” il mancino e con l’esterno fa 3-3. Al resto che ci pensi Cavani. 
RITMO DA BOMBER – Ma il ferro (o forse il destro, il sinistro, i piedi insomma) va battuto quando è caldo e lo Dzemaili attuale è bollente: ma il mediano ma di più la mezzala, governa la regia in fase attiva e lascia che sia Behrami a preoccuparsi di quella passiva, si infila negli spazi, ha gamba e motivazioni che rappresentano certezze per Mazzarri: e poi, per mettere la ceralacca sulla sfida con il Genoa, per avvicinarsi al Milan avendo quattro punti in più, pum, un’altra delle sue: la quinta rete in campionato (una pure alla Fiorentina, alla seconda, l’unica di pomeriggio), la settima stagionale, la quarta in centottanta minuti, una partita da incorniciare in questo Marzo (terza gara consecutiva dal primo minuto) in cui ha fatto cose da pazzi. «Noi vogliamo il secondo posto, perché siamo secondi da sempre: la sfida decisiva sta per arrivare, è quella con il Milan». 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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