E non si ferma più: e mentre la settima meraviglia gli scivola dinnanzi, un fotogramma fresco che manda in estasi, ciò che resta di un’altra nottata meravigliosa è il senso pieno della vita ritrovata da Dzemaili, la consacrazione tra i titolarissimi d’un Napoli da Champions League, l’autorevolezza di chi ha il “phisique du role” e lo mostra per intero e a più riprese, in casa e fuori. «Sto attraversando un momento fantastico, ma noi volevamo questo secondo posto: lo abbiamo occupato a lungo, lo abbiamo sentito nostro e intendiamo arrivare in Champions direttamente». Le parole se le porta via il vento dolcissimo d’una Napoli che osserva le stelle e però, prima ancora che il Genoa si smaterializzasse, dinnanzi a quella dimostrazione di superiorità, s’era già capito dove s’andava a parare: le 20,00, quarantacinque alla partita, e Dzemaili sa già ch’è sarò la sua serata, impadronendosi del video e sussurrando a Sky il copione della gara: «Gara importante ma vogliamo vincerla: al Milan non pensiamo, almeno non adesso».
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