Paulo Dybala ha rivelato ulteriori dettagli sulla malattia. Il numero dieci della Juve, positivo al Coronavirus dallo scorso 21 marzo, ha raccontato di aver trascorso giorni difficili: “Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e quando dormivo sentivo freddo – le sue parole ad AFA Play –. All’inizio non ho pensato a cosa potesse essere ma la cosa era successa ad altri due compagni (Rugani e Matuidi, ndr) e l’ultimo ero io. Avevamo mal di testa, ma era consigliabile non prendere nulla. Il club ci ha dato delle vitamine e col tempo ci siamo sentiti meglio”.
“È una cosa psicologica, all’inizio hai paura ma adesso va bene. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi – ha continuato la Joya -. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì abbiamo capito che qualcosa non andava bene, poi i test ci hanno rivelato che eravamo positivi al virus”. Dybala ha anche illustrato la situazione italiana ai media argentini: “Ogni giorno qui muoiono molte persone, le cose vanno molto male. Non si riescono a gestire più i casi, ecco perché molti Paesi hanno inviato i loro medici. Non è una cazz…, bisogna stare attenti. Le persone devono stare a casa”.
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