Ha modelli di riferimento importanti: Mario Gomez, Ibrahimovic e Drogba. Se in carriera riuscirà ad essere una sintesi perfetta dei tre, coniugando il senso del gol del tedesco, lo strapotere fisico dello svedese e l’esplosività dell’ivoriano, allora Duvan Zapata avrà un gran futuro davanti a sé. Il Napoli nel colombiano ha visto qualità importanti, ritiene che possa essere un investimento giusto per il presente e il futuro e per questo ha deciso di accelerare, mandando in Argentina il capo scouting azzurro, Maurizio Micheli. Si cerca di giocare d’anticipo: per domani era atteso in Italia il presidente dell’Estudiantes, Lombardi, che ha cambiato però in corsa i suoi programmi. Ecco il perché del blitz azzurro in Sudamerica.
CONCORRENZA – Sul giocatore il Sassuolo era convinto di essere in vantaggio, oltretutto avrebbe potuto chiudere l’operazione a condizioni economiche decisamente più vantaggiose, in virtù di un accordo sulla parola poi disatteso dai dirigenti dell’Estudiantes. Che hanno capito di poter giocare al rialzo anche alla luce dell’inserimento del Qpr, frenato non tanto dalla capacità di spendere quanto dallo status di extracomunitario del giocatore: Zapata ha messo insieme poche presenze con l’Under 20 colombiana e incontrerebbe serie difficoltà ad ottenere il permesso di lavoro in Inghilterra. Dicevamo del gioco al rialzo portato avanti dall’Estudiantes. Almeno con il Sassuolo ha rilanciato sul prezzo, anche quando le parti sembravano aver trovato un accordo, portando a 8 milioni di euro l’ultima richiesta. Forte del fatto che il giocatore, acquistato in due tranche dall’America de Calì, ha in realtà ancora un contratto lungo con l’Estudiantes e non è in scadenza come si poteva pensare. La posizione del Napoli? Non vuole arrivare a certe cifre, anche perché il giochetto degli argentini è stato scoperto: cinque, massimo sei milioni sono una somma più che congrua, nell’ottica azzurra, per chiudere l’affare e tagliare fuori anche le concorrenti straniere. Tutti da decifrare, a proposito, gli annunci del consiglio direttivo e del presidente Lombardi sulla chiusura della trattativa con il Qpr per 8 milioni di euro, con il colombiano che sarebbe stato autorizzato anche a volare in Inghilterra per discutere l’ingaggio, a prescindere dal permesso di lavoro. Il presidente Lombardi ha precisato però a El Dia: «E’ autorizzato ad andare in Inghilterra ma non abbiamo firmato nulla. Non si può chiudere l’operazione perché manca il permesso di lavoro» . Ecco il margine di trattativa che il Napoli ha ancora e che vuole sfruttare per superare anche il club inglese.
IL CAMMINO – A frenare l’ingresso di Zapata in Inghilterra c’è un curriculum numericamente poco importante con la nazionale colombiana. Con l’America de Calì ha esordito giovanissimo, già nel 2008, e ha messo insieme anche un bel numero di presenze prima di volare in Argentina, sfruttando anche il particolare regolamento colombiano per l’impiego degli under. Con la nazionale Under 20, però, ha messo insieme poche presenze, quelle utili per ottenere l’ok dell’ufficio immigrazione inglese. Zapata non è stato convocato nel 2011 per il mondiale Under 20, ha però preso parte al Torneo di Tolone, peraltro vinto dalla Colombia, manifestazione che si è sempre rivelata una grande vetrina di mercato per i talenti sudamericani. Dopo quel torneo, il ragazzo è infatti finito in Argentina, all’Estudiantes. Con un pensiero fisso, però: tornare in Europa, perché è quello il suo obiettivo. «Guardo tutto il calcio europeo – raccontava Zapata in Argentina nei mesi scorsi – e tra Germania, Spagna, Italia, Francia e Inghilterra non ho una preferenza. Giocare in Europa è il mio sogno» . Pochi giorni, forse poche ore, e saprà quale volo prenotare.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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