«Per me questa partita con il Chelsea è la rivincita di quando giocavo con il Napoli: non meritavamo di uscire»: c’è un cuore azzurro che batte nei quarti di Champions League, è quello di Edinson Cavani che pur tra i contratti principeschi del Psg non dimentica il Golfo. E trovandosi di fronte di nuovo i Blues non può fare a meno di ripiombare nella doppia sfida in azzurro di due anni fa.
Napoli guarda la Champions da lontano con gli occhi, ma da vicino dal punto di vista emotivo. E se la squadra di Benitez è uscita beffata troppo presto dal massimo torneo continentale, con quei 12 punti in sei partite che ancora gridano vendetta, in campo, comunque, c’è lui: la lunga chioma che vola sul campo, il volto scolpito da indio, sempre e solo il Matador. Che non dimentica. E non viene dimenticato. Oggi come due anni fa, ancora con il Pocho Lavezzi al suo fianco. «Affrontare il Chelsea è una delle cose più belle che calciatore può vivere nella sua carriera – spiega – Per me è un po’ una rivincita, perché ho affrontato il Chelsea quando giocavo col Napoli e non meritavamo di uscire. Non avevamo giocato bene a Londra, ma avevamo dato molto a Napoli. Sinceramente, avevamo giocato molto meglio di loro. Ora mi trovo in una situazione simile, con un altro club. L’ho già detto, per me questo rappresenta un conto in sospeso, contro una delle squadre più quotate al mondo e con i migliori giocatori».
La mente vola in un flash back emozionante: 21 febbraio 2012, stadio San Paolo. Il Napoli, risalito in pochi anni dalla serie C, contro uno dei club che negli ultimi anni aveva vinto di più: azzurri sotto 1-0. La squadra di Mazzarri parte alla grande ma una papera di Cannavaro regala la prima rete a Mata. Cavani si scatena e suona la carica: libera Lavezzi che segna da fuori area, ruba il tempo a tutti e segna di petto, poi ubriaca avversari e il portiere Cech prima di mandare il Pocho in gol a porta vuota, avvia l’azione che porta Maggio ad un soffio dal 4-1. Poi il ritorno, a Londra, di un Napoli con un’altra mentalità: finì 4-1 per i Blues ai tempi supplementari. Una beffa, anche quella. Da vendicare oggi. «Preoccupato da Mourinho? – continua Cavani – Ma l’allenatore non gioca. È un grande tecnico e un leader. Ma io temo meno l’allenatore che i giocatori del Chelsea».
Stasera per il Psg al Parco dei Principi l’andata dei quarti di Champions League è una sorta di prova del nove. L’anno scorso i francesi furono eliminati dal Barcellona, questa volta la squadra dei sultani che con contratti principeschi e spese folli hanno strappato alle squadra di tutta Europa gente come Ibrahimovic e Lavezzi, Thiago Silva, Thiago Motta, Alex, Maxwell, Verratti, Pastore, Lucas, non può sbagliare se vuole salire nell’Olimpo dei team europei.
In attesa del confronto in campo è partito un curioso match a colpi di tweet on line. «Ehi Chelsea, sapevate che la più larga vittoria casalinga del Psg in Champions League è stato un 7-2 contro il Rosenborg?» dai transalpini. , Pronta replica londinese: «Bonjour Psg, la più larga vittoria esterna in Champions League: Galatasaray-Chelsea 0-5!». «Il Chelsea – hanno aggiunto i blues – non ha concesso gol in 5 partite in questa Champions». A Parigi hanno ricominciato subito a scrivere: «Sapevate che Thiago Silva ha prevalso in più del 70% dei duelli in questa Champions? E sapevate che Ibra ha segnato 10 gol nel torneo? Uno ogni 60 minuti». «Impressionante – hanno osservato i blues – Sapevate che il Chelsea ha avuto la meglio in 6 degli ultimi 8 quarti di finale disputati?».
Fonte: Il Mattino
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