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Droga, Padovano condannato In carcere per 8 anni e 8 mesi

L’ex attaccante di Napoli, Genoa e Juventus è stato ritenuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L’accusa aveva chiesto 24 anni di reclusione

L’ex calciatore Michele Padovano è stato condannato oggi dal Tribunale di Torino a otto anni e otto mesi di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Il pm Antonio Rinaudo aveva chiesto la condanna a 24 anni, ma il primo grado di giudizio ha deciso per una pena ridotta di quasi due terzi.

LA STORIA – Per un altro imputato, Luca Mosole, amico d’infanzia di Padovano, la pubblica accusa ha avanzato una richiesta di condanna a 44 anni. La storia è vecchia, e risale al 10 maggio del 2006. Padovano e Mosole, infatti, erano stati arrestati dai carabinieri nel corso di un’operazione contro il traffico internazionale di tonnellate di hashish provenienti dalla Spagna in camion carichi di arance. Sono rimasti in carcere e poi ai domiciliari fino al febbraio 2007. Un parte del procedimento si è chiuso con un giudizio abbreviato al termine del quale 34 persone sono state condannate e 5 sono state assolte, procedimento nel quale un’imputata aveva patteggiato. Padovano e Mosole, invece, avevano scelto di essere processati seguendo il rito ordinario.

LA CARRIERA – Oggi Padovano ha 45 anni e si tratta di un ex giocatore entrato di diritto nella storia della Juventus. Perché è stato l’attaccante che nei quarti della Champions del 1996 segnò con la maglia della Juventus quel 2-0 che eliminò il Real Madrid. Nato a Torino nel ’66, nel ’90 esordisce in A con il Pisa e in quella stagione timbra 11 gol in 30 partite. Gioca con Napoli, Genoa e Reggiana fino a quando lo chiama la Juventus: corre l’estate del 1995. In bianconero raggiunge la punta più alta della sua carriera: con Marcello Lippi in panchina, vince uno scudetto, una Champions, un’Intercontinentale, una Supercoppa italiana e una Supercoppa europea. Nel ’97 veste per la prima volta l’Azzurro chiamato dall’allora c.t. Cesare Maldini e debutta contro la Moldova in una gara valida per le qualificazioni al Mondiale in Francia del ’98. L’anno dopo si trasferisce al Crystal Palace, e nel 2001 chiude la carriera con il Metz e con il Como.

Fonte: Gazzetta.it

La Redazione

M.V.

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