A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto il Dottor Alfonso De Nicola, ex responsabile staff medico SSC Napoli e consigliere Lamica, Libera Associazione dei Medici del Calcio: “Insigne? Si dice che nessuno è profeta in patria e credo che questa valga anche per lui, anche se lui è ben voluto da tantissima gente e lui stesso vuole bene a Napoli, alla Regione e a tutto il meridione. Credo che lui dia sempre il massimo di quello che può dare, lo conosco e lo apprezzo. Ci dicevamo che l’unico suo linguaggio era quello sul campo. Lui non si risparmia, questa è una delle sue doti maggiori. Lui ce la fa più di altri, il suo impegno è sempre massimale nella vita e negli allenamenti, si dedica solamente a questo lavoro. Gli voglio bene perché ha sempre dato tanto.
Condizione? La mia sensazione è che stiano migliorando tutti, poi si gioca tre volte a settimana, l’impegno è importante. La prima parte del campionato però è stata diversa anche per questo, prima si giocava non sempre tre volte a settimana, ora lo si fa con temperature probitive. La partita di Bergamo? Da molti è stata definita una brutta partita, a me è piaciuta, i ragazzi stanno dando tutto, secondo me nessuno si sta tirando indietro.
Callejon? Molto difficile lavorare e sapere di lavorare per un futuro molto incerto. In 15 anni che ho lavorato con il Napoli i miei contratti sono stati sempre annuali, anche per scelta mia. E’ brutto lavorare non sapendo quello che ti aspetta. Callejon non starà in mezzo a una strada, lui una squadra la troverà, parliamoci chiaro. Giocatore importante, che ha fatto tantissimo. Credo che la forza del Napoli siano proprio lui e Insigne. Quella è stata una grande intuizione degli allenatori precedenti come Insigne e Sarri. Ricordo quando ero al Napoli che dicevo a Insigne che la sua dote principale è quella della corsa. Lui tornava, quando faceva dei recuperi erano importantissimi. La squadra avversaria poteva andare in gol e invece lui recuperava, perché era lucida. Al di là di tutto, lui si allena seriamente. Anche nella riabilitazione è stato eccezionale, recuperò presto perché lo voleva lui.
Gare anticipate di mezz’ora? Per me sarebbe più comodo ma se hanno deciso così ci saranno dei motivi, magari per dare uno spettacolo importante. In linea di massima comunque sono d’accordo, la gente magari non ce la fai. Poi se vai allo stadio è complicata alle 21:45. Noia a stare lontano dai campi di calcio? Purtroppo non c’è nessuno che vuole che io ci sia, al di là di qualche invito a vedere la partita.
Mi piacerebbe essere coinvolto come lo ero prima e non è sicuramente una questione economica. A me piace molto lavorare e questo è il mio lavoro, preparazione e prevenzione. Quello so fare e mi piacerebbe farlo sempre. Io spero di ritornare, soprattutto a Napoli che è un punto di arrivo, specie per noi campani”.
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