A riprova dell’accresciuto valore tecnico dell’organico, le alternative sugli esterni. Stavolta Mazzarri non dovrà inventarsi soluzioni d’emergenza: si fermano Zuniga e Maggio, subentrano Dossena e Mesto, due nuove “ali” per volare anche in Europa League. Due esterni di sicura affidabilità. Dossena viene solo dopo Donadel in quanto ad esperienza in ambito internazionale: ha partecipato ad entrambe le competizioni accumulando ben 24 presenze (l’ex viola ne conta 29) tra Liverpool e Napoli; a Mesto, invece, mancano solo due gare per raggiungere quota 300 in serie A. Entrambi, quindi, in grado di poter ben figurare al Philips Stadion di Eindhoven (capienza 35.119 posti). Ma è soprattutto il rientro di Dossena ad intrigare i tifosi e lo stesso Mazzarri. Riuscirà il mancino di Lodi a riappropriarsi di quel posto che Zuniga gli ha soffiato grazie ad una maggiore applicazione in fase difensiva? Ha ritrovato lo smalto dei tempi migliori per prodursi in accelerazioni fulminee sulla fascia sinistra alla prima occasione? Dossena tarda sempre ad entrare in carburazione per la sua costituzione fisica. Ma ora sembra pronto per l’esame-olandese. Ha recuperato esplosività e morale dopo la nascita del piccolo Romeo. E vuole dimostrare a Mazzarri di avere le carte in regola per strappare spazio anche in campionato.
MESTIERE E MUSCOLI – Già con gli svedesi dell’AIK Solna, Dossena (ed anche Mesto schierato a destra) ebbe modo di farsi notare dal tecnico, disputando una gara senza sbavature e proponendosi anche in sporadiche verticalizzazioni. Stavolta l’esame si presenta ancora più impegnativo. Con gli olandesi bisogna prestare tanta attenzione in fase difensiva e farsi trovare pronti all’azione di rilancio, quando si apriranno gli spazi su quella corsia. Ma il mancino di Lodi mette al servizio dei compagni la sua prestanza fisica e soprattutto la sua esperienza in ambito internazionale. Quando era a Liverpool collezionò otto presenze in Champions League, realizzando anche un gol al ritorno degli ottavi di finale, contro il Real Madrid. Con la maglia del Napoli, poi ha disputato da titolare sette partite su dieci in Europa League (saltò la sfida di ritorno in Olanda con l’Utrecht allorché Cavani mise a segno una delle sue triplette più spettacolari). Non gli manca mestiere in ambito europeo. E se il clima sarà incandescente a Dossena non farà certo impressione. Stesso discorso per Donadel che con la maglia della Fiorentina arrivò alle soglie di una finale di Europa League (nel 2008), mancandola soltanto ai rigori con i Rangers di Glasgow. E poi anche esperienza in Champions sempre con i viola.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro