Andrea Dossena, ex esterno del Napoli, ha rilasciato una interessante intervista su Rafa Benitez e sui suoi metodi di lavoro.
Benitez ha detto che il Napoli lavorerà su altr imoduli. Lei che lo conosce bene,ci saranno cambiamenti?
«Non credo tanti. Benitez ha una sua idea di gioco e ha dato alle sue squadre una precisa identità tattica. Secondo me lavorerà sulla
falsa riga dello scorso anno, e avendo il vantaggio di aver già plasmato la squadra secondo le sue concezioni, potrà operare qualche variazione».
Ha ammesso la possibilità di un 4-3-3, si parla anche di 4-1-4-1 e di 5-3-2 con l’innesto di Koulibaly
«Passare alla difesa a tre o a cinque sarebbe un cambio troppo drastico, non ci credo. Per come lo conosco non si schioderà dalla difesa a 4. Invece il 4-3-3 è una possibilità concreta, avendo Callejon e Insigne che possono dare il meglio anche giocando più
vicini alla porta».
Nel Liverpool di Dossena ha operato molti cambi tattici?
«Non molti. Utilizzavamo spesso il 4-4-2 o al massimo il 4-4-1-1 e io ho agito da terzino ma anche da esterno di centrocampo. Spesso giocavamo con Kuyt all’ala e con Gerrard in mezzo, con Torres che veniva sostenuto da un trequartista. Sono comunque falsi problemi: anche il Napoli quando attacca si affida al 4-2-3-1 che in fase di non possesso diventa 4-4-1-1,con Hamsik a sostegno di Higuain e con gli esterni d’attacco che ripiegano e si sacrificano».
Dunque Dossena esclude un Napoli particolarmente camaleontico…
«Questo no, perché Benitez che è un maestro di calcio, sa entrare nella testa dei calciatori, è maniacale nel preparare legare.
Cambierà sempre partendo dalla difesa a 4.Del resto lui ha cambiato il sistema di gioco di Mazzarri eforse non a caso i nuovi
acquisti, tipo Mertens o Callejon, hanno avuto meno difficoltà di adattamento rispetto ai vecchi,abituati ad un altro calcio».
Hamsik, per esempio, ha avuto una stagione altalenante: il passaggio al 4-3-3 potrebbe favorirlo?
«Marek è un grandissimo calciatore,è molto intelligente tatticamente,ha una grande capacità di trovare lo spazio e la posizione giusta, sa smarcarsi tra le linee.Con un anno di Benitez alle spalle darà sicuramente il meglio di sé».
Il Napoli di Rafa-bis può puntare allo scudetto?
«Lo spero vivamente, la piazza lo meriterebbe.Non sarà facile, il fatturato nel calcio d’oggi è decisivo e quindi vedo ancora la
Juventus avanti di ungradino, nonostante l’addio di Conte. Certo è che Benitez al secondo anno può incidere ancora di più sul gioco del Napoli come fece al Liverpool,ma per vincere lo scudetto è necessaria la stagione perfetta, senza infortuni e con episodi a favore. Zuniga sarà un rientro molto importante, poi dipende anche dai neo acquisti».
In tal senso si parla molto di Lucas Leiva, con cui ha giocato, e di Sandro
«Ottimi calciatori, mediani tutti di interdizione come Mascherano, il numero uno cheil Napoli ha giustamente sperato di prendere.
Non è un caso che si tratta di elementi adatti ad un modulo con la difesa a 4 e la linea mediana a 2. Mi piace molto Sandro,è bravo
anche Lucas, ma nell’organico azzurro c’è un giocatore più forte. Non sarà il Jefecito, ma quasi: io punterei ad occhi chiusi su
Behrami».
Fonte: Il Mattino
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