Pochi fronzoli, tanta sostanza. Dalle parole di Andrea Dossena, esterno mancino che con Rafa Benitez ha lavorato a Liverpool e l’ultima estate a Napoli prima del passaggio al Sunderland, si capisce come il tecnico del Napoli sia uno dalle idee chiare. «Quando sono arrivato a Liverpool mi ha spiegato tutto in un minuto: ha detto che a Udine facevo l’esterno a cinque, ma che con lui avrei dovuto giocare a quattro. “Oltre a spingere dovrai anche difendere” mi aveva spiegato chiaramente. Chi è Benitez? Un tecnico autorevole: lavagna, video e fogliettini, tre strumenti attraverso i quali spiega schemi e movimenti da fare. E’ un perfezionista, è tanto scrupoloso quanto pignolo. In una parola è un allenatore esigente. E’ un fenomeno del turnover, nessuno sa la formazione fino a poche ore dalla gara». I metodi di lavoro di Benitez sono esaltati anche da Cristiano Biraghi, altro esterno mancino cresciuto nell’Inter e ora al Catania: «Punta molto sul gioco. L’80% degli allenamenti di Benitez sono dedicati al lavoro con la palla, il 20% a quello senza». Posizioni condivise da Eugenio Albarella, preparatore atletico del Giappone di Alberto Zaccheroni: «Condivido i suoi metodi di lavoro. La metodologia specifica, con poco tempo a disposizione, è fondamentale».
Fonte: tuttosport
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