Una piccola e rumorosa onda azzurra proverà a fare breccia nel muro «giallo» dei tifosi del Borussia. Saranno oltre 4mila i tifosi napoletani attesi al «Signal Iduna Park» di Dortmund martedì prossimo per la sfida di Champions, per la quale si registra il sold out, ovvero 65mila spettatori (la capienza di 80mila unità è ridotta in campo internazionale). Non ci saranno, però, solo i 3200 sostenitori provenienti dall’Italia che hanno polverizzato in due giorni i biglietti del settore ospiti: con loro almeno altri mille napoletani residenti all’estero, molti domiciliati in Germania (dalle vicine Monaco, Berlino e Stoccarda, sedi di club azzurri) e nella stessa Dortmund, che hanno acquistato i tagliandi di settori adiacenti.
La piccola invasione azzurra non preoccupa più di tanto i responsabili del servizio di sicurezza, anche se la polizia tedesca ha diffuso una sorta di vademecum molto rigido per i tifosi del Napoli. I 4mila sostenitori azzurri avranno la possibilità di trovare sostegno ed aiuto innanzitutto presso il presidio di polizia presente presso la tribuna nord dello stadio. L’obiettivo delle forze dell’ordine bavaresi – si legge nella nota – è quello di «garantire la sicurezza e in tal senso noi differenziamo tra tifosi violenti e pacifici e non tra sostenitori di squadre diverse. A Dortmund sono sempre benvenuti i tifosi entusiasti e pacifici che inciteranno e sosterranno la propria squadra».
Poi si precisa: «È censurato l’uso di fuochi d’artificio: portare e accendere tale materiale porta a conseguenze penali e al divieto di accesso allo stadio». Lo stesso dicasi per armi, corpi contundenti, bottiglie e lattine, tant’è che «tutti gli utensili (zaini e altro) devono essere consegnati al deposito che si trova proprio davanti allo stadio, per poi essere ripresi dopo la partita». La polizia, oltre a ricordare che eventuali atti di razzismo e/o xenofobia allo stadio verranno perseguiti come reati penali, ha anche diffuso parte del dispositivo di sicurezza (concertato con la Questura di Napoli) da seguire nell’avvicinamento allo stadio.
Fonte: Il Mattino
