In queste concitate ore di calciomercato invernale, il Napoli di mister Rafa Benitez è alla ricerca di innesti mirati da inserire nella propria rosa. L’obiettivo è di continuare ad alimentare sogni di vittoria in tutte le competizioni. Non è un mistero che i reparti da potenziare sono, innanzitutto, la difesa e il centrocampo. Le attenzioni della dirigenza azzurra sembrano indirizzarsi anzitutto sulla mediana, con i papabili candidati quali Jorginho, Capoue, M’Vila, Song e Gonalons. Per quanto concerne il reparto difensivo la situazione è ben diversa: le uscite quasi certe di Bruno Uvini (destinato al Santos) e di Paolo Cannavaro (Lazio, Inter e Sampdoria in pole per lui) accelereranno i tempi d’acquisto per un difensore da aggregare alla rosa azzurra. Nonostante l’allenatore spagnolo abbia espresso -a più ripetute- il pensiero di affidarsi a esperti giocatori di panorama internazionale: (“Opteremo solo per acquisti di livello, altrimenti continueremo con questa rosa”), lo scouting partenopeo monitora costantemente giovani promesse del calcio mondiale, in rampa di lancio. Non a caso, il nome del promettente difensore centrale brasiliano Matheus Dòria Macedo, chiamato più semplicemente Dòria.
Nato il 9 dicembre 1994 a São Gonçalo (città di poco meno di un milione di abitanti dello Stato di Rio de Janeiro), il difensore diciannovenne gioca attualmente nel Botafogo, ex squadra del neo allenatore del Milan Clarence Seedorf. Dopo esser entrato all’età di 10 anni nelle giovanili del Fogão, percorrendone tutta la trafila, l’allora mister in carica Oswaldo de Oliveira lo promuove in prima squadra, con il debutto nella seconda giornata di campionato contro il Coritiba (27 maggio 2012). Gara di temperamento e sacrificio coronata dalla vittoria del suo club per 3-2, la quale gli permettere di riscuotere subito i primi consensi da parte dell’ambiente carioca. Durante il proseguo di questa sua prima stagione da professionista, colleziona complessivamente 20 presenze nel Brasileirão, siglando il suo primo gol nel 4-0 casalingo contro l’Atletico Goianiense nell’ottobre 2012.
Reduce dal disastroso Sudamericano 2013 con la Nazionale Under 20 brasiliana (conclusosi in ultima posizione del gruppo B), inizia il suo secondo anno con la maglia del Botafogo. Si consacra nel panorama calcistico nazionale con la vittoria del campionato Carioca, arrivata con la finale disputata contro la Fluminense di Wellington Nem, Digao e Thiago Neves. Colleziona così 11 presenze totali e 2 reti. Durante la cavalcata vincente, arriva l’inattesa chiamata del C.T. Felipe Scolari che, con i cinque minuti disputati in occasione dell’amichevole del 6 aprile 2013 contro la Bolivia, gli permette di saggiare per la prima volta l’emozione della casacca della Seleção.
Quest’esperienza forma professionalmente il ragazzo, dinanzi al quale si prospetta un’altra preziosa occasione per passare alla ribalta: il prestigioso Torneo internazionale di Tolone con l’Under 20 brasiliana. Così, dopo la chiamata del C.T. dei verde-oro Alexandre Gallo, il difensore sale sull’aereo che lo porterà in Francia con una promessa strappata al suo selezionatore, ovvero quella di riveste i gradi di capitano. Dòria contraccambia la fiducia conducendo i propri compagni (fra cui le giovani stelle Ademilson, Abner, Vinicius Araujo e Yuri Mamute) alla vittoria della competizione, aggiudicandosi di misura la finale contro i pari età della Colombia.
Non c’ è un attimo di tregua per Dòria: appena sbarcato a Rio si aggrega al gruppo di Oswaldo de Oliveira per il ritiro precampionato con il Botafogo, nonostante siano insistenti i vari interessamenti di club brasiliani ed europei. Ai nastri di partenza del Brasileirão (luglio 2013) Dòria si conferma come uno dei punti saldi della difesa dei bianco-neri, con il suo presidente Maurício Assumpção che, imperterrito, resiste alle insistenti avances di mercato per il ragazzo. La Fogão, dopo una lunga stagione non esente da insidie, centra la qualificazione in Coppa Sudamericana a fronte della quarta posizione occupata a fine stagione. Il giovane difensore effettua 30 presenze in 38 partite totali, realizzando l’unica rete durante la trasferta persa in casa dell’Internacional per 2-1 nel novembre scorso. La sua esperienza con il Botafogo viene avvalorata anche dalle 8 presenze in “Copa do Brasil”, terminando la scalata alla vittoria agli ottavi contro il Flamengo.
I 188 centimetri d’altezza per gli 85 chilogrammi di peso fanno di Dòria un difensore centrale moderno, capace di prevalere al centro della difesa grazie alla sua imponente stazza fisica ma, al tempo stesso, di saper inizializzare l’azione disponendo di una discreta tecnica individuale. Il diciannovenne si evidenzia per la sua notevole bravura nel gioco aereo, scegliendo all’occorrenza efficacemente il tempo giusto per colpire il pallone di testa. E’ un’ autentica mina vagante in mezzo all’area di rigore, sapendosi destreggiare bene grazie ad una notevole agilità, caratteristica che gli da credito in fase difensiva nell’annullare gli avversari nell’uno contro uno. E’ un sinistro naturale, capace di far ripartire l’azione attraverso dei precisi lanci per gli inserimenti dei compagni. Il ragazzo è capace di rivestire bene i panni del centrale sinistro di una difesa a quattro uomini, ruolo che al momento ricopre nella retroguardia del Botafogo completata dai colleghi Jùlio Cèsar, Bolìvar ed Edìlson. Dispone di un buon senso dell’anticipo, e la sua voglia di emergere trapela dall’intensa applicazione con la quale si cala in ogni match.
Il contratto del giovane difensore brasiliano scade il 16 aprile 2015. Già in passato gli interessamenti di diverse squadre europee, su tutte le italiane Milan e Juventus, hanno fatto traballare la posizione del ragazzo del Botafogo. Al momento l’approdo sulla panchina del Milan di Clarence Seedorf (ex compagno di squadra al Botafogo) fa aumentare vertiginosamente le chances d’acquisto del cartellino da parte della società rossonera. Il Milan, dunque, sembra essere in vantaggio, nonostante il difensore non possa arrivare a Milanello in questa sessione di mercato attualmente in corso in quanto extracomunitario, motivo per cui Dòria rappresenta sicuramente più di un’ipotesi per la prossima finestra estiva. Dal canto suo il Napoli può sfruttare le strategie ancora non ben definite del nuovo progetto tecnico di Seedorf al Milan, approfittandone per strappare il giocatore alla serrata concorrenza (anche Juve, Chelsea, Barcellona e Benfica sono sulle sue tracce). Si era parlato di lui, per l’appunto, anche in chiave Chelsea, con i londinesi intenti a puntare sul brasiliano qualora David Luiz fosse andato approdato al Barcellona. Il suo valore di mercato si aggira intorno agli 8 milioni di euro, ma è molto probabile che la cifra aumenti viste le numerose pretendenti. Se il Napoli cerca un giovane di prospettiva per la sua retroguardia allora quello di Dòria può rappresentare il profilo giusto per la dirigenza partenopea.
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(minuto 2:46 del minuto sottostante)
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A cura di Gilberto D’Alessio
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