«In un’informativa dello Sco (il Servizio Centrale Operativo della polizia, ndr) viene documentata una riunione info-operativa, tenutasi a Cremona il 14 luglio, con la Polizia Cantonale di Lugano avente come oggetto un’indagine della Procura elvetica, su un’ipotesi di riciclaggio di denaro attraverso un istituto di Credito svizzero, che Un’altra giornata di rivelazioni, telefonate roventi ma anche retroscena giudiziari. Il secondo atto dell’inchiesta di Cremona sembra aprire nuovi scenarivedrebbe coinvolto Giuseppe Signori. La polizia svizzera spiega di aver intrapreso l’indagine a seguito di una segnalazione di “operazione sospetta” pervenuta al Procuratore Pubblico Nicola Corti della Repubblica e Cantone Ticino, dall’Istituto di Credito Banca Euromobiliare, con sede in Lugano, inerente la movimentazione di ingenti somme di denaro, attraverso un conto corrente riferibile alla società Clever Owerseas SA. Quest’ultima, con sede a Panama, è di fatto domiciliata e amministrata dalla società fiduciaria Pieffeci Professional Consulting SA di Lugano, che per la sua costituzione, in data 28-05-2010, aveva presentato atto rogatoriale, con diritto di firma per il commercialista Daniele Ragone e Luigi Sartor. Il 5 luglio 2010 la Polizia giudiziaria di Lugano procedeva alla perquisizione ed il sequestro presso gli uffici della Pieffeci di tutta la documentazione inerente la Clever Owerseas SA. Dalla consultazione di detto materiale, emergeva che, pur non comparendo ufficialmente, anche Giuseppe Signori avrebbe dovuto farne parte, tanto che risulta traccia che lo stesso si sia recato a Lugano per l’apertura della società, unitamente ai predetti Ragone, Sartor e Burini Luca. Presso il conto corrente bancario della Clever Owerseas Sa, acceso presso la suddetta Banca Euromobiliare di Lugano, sono stati versati, in data 02-11-2010, 289.905 euro ed, in data 01-03-2011 ulteriori 343.889,44 euro, entrambi provenienti dalla Raffles Money Change Pte Ltd di Singapore. I giorni seguenti, la metà di quanto versato veniva prelevato allo sportello della Banca Euromobiliare. In seguito venivano effettuate svariate operazioni a favore di conti cifrati riconducibili a Signori, Burini, Sartor e Ragone. In almeno due casi, Signori riceveva 50.000 euro e, in uno di questi, rigirava poi 20.000 euro su quello di Burini.
Gli inquirenti hanno la convinzione che Zamperini abbia avuto contatti con il boss dell’organizzazione, “Dan”. Come? Con un’utenza greca attraverso la quale avrebbe fatto comunicazioni “riservate”Non ci sarebbe soltanto una organizzazione di scommettitori dietro l’ultimo scandalo, ma un giro internazionale di riciclaggio di denaro che porta in Svizzeracon l’intento di eludere eventuali investigazioni nei suoi confronti.
Le intercettazioni nella seconda parte dell’inchiesta sul calcio scommesse sono decine di migliaia e le utenze monitorate sono svariate. L’Oscar di quest’ultima “categoria” però non va a Gegic, ma a Bellavista che nella richiesta dello scorso giugno di accensione delle intercettazioni tra numeri intestati a lui, a una donna vicina all’ex barese e alla Bellavista srl ne conta ben 21. Naturalmente non tutti producono traffico in entrata e in uscita. Una decina le utenze monitorate a Signori, 8 quelle a Quadrini che ne ha una intercettata anche dalla Direzione Nazionale Antimafia. Non solo intercettazioni sui cellulari e sui fissi, ma anche con microfoni messi all’interno delle autovetture di Doni, Bettarini, Santoni, Gervasoni, Corvia (2 macchine), Bellavista (3). Ma come piazzare le “cimici”? La Squadra Mobile di Cremona ha provveduto a richiedere alle case automobilistiche che avevano prodotto le macchine (spesso di lusso), una copia delle chiavi. Così è arrivata per esempio l’intercettazione su Santoni che parla degli azzurri. Tra le intercettazioni c’è n’è una tra Signori e l’investigatore che ha assunto, Ugo Vittori. L’ex capitano del Bologna riferisce a Vittori di aver saputo che Di Vaio è stato chiamato a Cremona in merito a due assegni di 2.500 euro cadauno che aveva emesso in suo favore per coprire i pagamenti di alcune bollette (acqua, luce e rifiuti). Vittori gli risponde di non preoccuparsi perché tutti sono al corrente che Di Vaio era un suo inquilino, anche se tale vicenda, vista nell’ottica degli inquirenti, potrebbe far credere che i due assegni potevano essere intesi come dei pagamenti di eventuali giocate. L’investigatore aggiunge anche che tutti gli accertamenti in corso non fanno altro che confermare l’estraneità di Signori ai fatti contestatigli. E che allo stesso modo dovranno essere considerati i contatti avuti da Beppe con i cinesi, ritenendo che gliGli 007 avevano piazzato microfoni nelle fuoriserie dei calciatori sotto inchiestainquirenti dovrebbero aver appurato che erano tutti leciti perchè riconducibili ad un cittadino cinese che ricopre incarichi tecnici nell’ambito del mondo del calcio.
Durante la trasferta per tentare di “ammorbidire” Farina in vista di Cesena-Gubbio di Coppa Italia del 30 novembre scorso Zamperini contatta Tozzi Borsoi del Perugia con il quale gli inquirenti hanno il sospetto si possa essere incontrato durante il tragitto verso Gubbio. Ecco perché gli investigatori non escludono la possibilità che l’ex prodotto delle giovanili della Roma e la persona che lo accompagnava (Palmieri) abbiano fatto una proposta corruttiva al calciatore dei grifoni.
Tra le tinte fosche di questa vicenda c’è anche un episodio sconcertante che ha come vittima il pm Di Martino, colui che così alacremente sta lavorando sul calcio scommesse. Il 18 luglio scorso alcuni ignoti gli hanno spedito da Firenze una missiva dal chiaro contenuto minatorio. Analizzata dalla Polizia Scientifica di Milano, conteneva un messaggio che lo invitava a desistere dalle sue indagini e una cartuccia metallica calibro 7,65 inesplosa, «un regalino, ne faccia buon uso». In un’intercettazione un manager che lavora nel mondo dello spettacolo dice a Signori che gli sta organizzando un’intervista a Mediaset e una alla Rai, nella trasmissione condotta da Bruno Vespa dove verrebbero invitati anche il suo legale e l’investigatore Vittori. Beppegol però sottolinea che fino a quando non verranno pubblicate le motivazioni della Corte d’Appello sportiva, non rilascerà alcuna intervista e che, qualora venisse invitato alla trasmissione “Porta a Porta”, dovranno retribuirlo.
Il 5 novembre Santoni parla con il padre e gli chiede quanto denaro deve avere l’architetto. Il genitore gli risponde 1.500 euro più 160 al Comune. Nicola sembra preoccupato, ma il padre lo tranquillizza dicendo che «dietro ci ha guardato oggi, là dietro». Nicola appare pensieroso, ma l’interlocutore lo rincuoraDa Signori a Pellissier, da Sartor a Corvia: sono decine i dialoghi finiti nella «rete»nuovamente affermando di aver guardato in giornata «là dietro» . Nicola aggiunge che lui ha preso 400 euro. Il padre replica che si è accorto del fatto in quanto «non era più al suo posto» , ma che comunque «ne rimangono ancora parecchi» . E’ evidente che Santoni junior ha nascosto dei soldi contanti (molti, a quanto pare) in un luogo segreto, a conoscenza del padre. Si tratta della somma (25.000 euro) consegnatagli da Doni nell’incontro a Cervia di fine agosto?
Il Crowne Plaza vicino all’aeroporto di Malpensa era stato eletto a suo “domicilio” italiano dal boss Tan Seet Eng, per tutti “Dan”. E’ avvistato lì dal 2007 al 2010 in più occasioni. Insieme a lui ci sono a rotazione altri uomini della banda di Singapore ed elementi del clan degli zingari. E’ un hotel utilizzato da moltissime persone che devono prendere voli all’alba o che tornano ad orari in cui le coincidenze non decollano più. Il modo migliore per confondersi tra molta gente comune, avrà pensato. Errore…
Negli ultimi mesi gli inquirenti hanno approfondito anche la posizione di Corvia e quella di Pellissier, difeso ieri in maniera energica dai suoi sostenitori. Le utenze dell’attaccante gialloblù sono state intercettate, anche perché era stato chiamato in causa da Erodiani in occasione della partita Inter-Chievo dello scorso campionato. Il 12 ottobre Benfenati sta organizzando una cena a Bologna alla quale dovrebbero partecipare un pregiudicato per associazione a delinquere della zona di Bari, una persona collegata al Parma, Santoni e appunto il bomber del Chievo. Gli impegni di uno degli invitati impongono però un rinvio e Benfenati lo comunica a Pellissier. Quest’ultimo in vari interrogatori è indicato «come il compartecipe alla manipolazione di partite in cui impegnata la sua squadra e cioè il Chievo» . In realtà Pellissier è amico di Benfenati e sembra estraneo alla vicenda scommesse. Con Benfenati ha anche legami d’affari e questo gli propone l’acquisto di un terreno a Milano Marittima. Gli inquirenti stannoBeppegol: «Io da Vespa? Solo a pagamento». Bressan minaccia: «Se parlo, saltate»verificando ogni aspetto. Il dubbio resta…
Bressan chiama Tisci e si mostra amareggiato dopo la richiesta di squalifica per 5 anni da parte della Procura Federale. Manifesta la sua voglia di scrivere un libro e «far saltare tutti» , ma sottolinea anche che Micolucci ha raccontato un sacco di cose non veritiere. Tisci : «Pronto».
Bressan : «Ohhh io vado ad aprire un bagno, te lo dico subito e chiudo con il calcio. Anzi adesso scrivo un libro che faccio saltare… tutti faccio saltare».
T : «Che hanno chiesto per te?»
B : «Cinque anni più radiazione»
T: «Ehhh ma la richiesta iniziale poi…»
B : «Hanno chiesto questo punto e basta. Adesso devo capire perchè… devo capire perchè se io vado a parlarci invece di darmi… poi fanno peggio, hai capito?».
(…) B : «Guarda faccio prima: aspetto cinque anni e chiudo con il calcio».
T : «Che schifo… oh però che schifo ragazzi è veramente uno schifo guarda, io non ci posso credere».
B : «Micolucci ha preso a… Se viene fuori questa roba qua, me la canto proprio: vado a fare il talk show vedrai… tanto squalificato per squalificato dico veramente tutto…. tutto contro tutti, dico tutti».
T : «E così prendi un’altra denuncia».
B : «Non mi interessa un c…, ormai tanto se mi dai cinque anni…».
T : «Cosa ti inventi le c….?»
B : «No… invento come Micolucci…. invento le c… anch’io, perchè uno che si inventa le c…. ha fatto un anno e due mesi
(…) T : «Ora però devi andare avanti».
B : «Sì, però 5 anni, no dai… e otto a Antonio (Bellavista, ndr)».
T : «Otto?»
B : «Sì, chi soffre di più io non lo so».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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