La conferenza pre Napoli di MisterDonadoni si apre con una domanda relativa alle condizioni di Paletta e Cassano: “Gabriel – spiega il nostro allenatore – ha risolto il problema legato alla forma virale che lo ha debilitato. Ieri l’ho visto già meglio, credo sia a posto. Antonio invece è da valutare. Oggi farà il test che ci dirà se sarà a disposizione domani oppure no.”
Con il Napoli la difficoltà potrebbe essere quella di tenere i ritmi alti che un avversario del genere può imporre?
“Anche all’andata abbiamo incontrato il Napoli che alzava i ritmi e non mi sembra che abbiamo sofferto più di tanto – risponde il mister – . Non è una questione di alzare i ritmi, è una questione di essere sempre messi bene dal punto di vista tattico. E quindi quando le due fasi si capovolgono poi è chiaro che in campo bisogna essere organizzati nella maniera giusta. Poi dopo è chiaro che ci sono squadre che hanno capacità di tenere i ritmi più elevati ma dipende sempre dalla compattezza della squadra. Se la squadra è sempre corta allora gli spazi si riducono e diventa più facile gestire anche i ritmi più elevati.”
Con Amauri squalificato possono crescere le chance per Cerri?
“Abbiamo Palladino, Cerri, e altre soluzioni a disposizione. “Dipende sempre da come li vedo in settimana. Come sempre dipende molto da loro. Spero che siano al 100% e pronti in caso vengano chiamati in causa”.
Dire che il Parma è determinato ad andare in Europa League può creare pressioni alla squadra?
“Non c’e’ problema in questo senso. La difficoltà che non abbiamo ora è legata al fatto che tutti gli effettivi non sono stati al meglio e questo in tante gare ravvicinate non ci ha concesso di esprimerci al massimo e di far rifiatare chi ha dovuto giocare di più. Per giocarci l’Europa League abbiamo le carte in regola. Ora l’obiettivo è quello di star bene fisicamente e di recuperare tutti, da Paletta, a Cassano a Gargano. Oggi voglio accertarmi della condizione di tutti. Comunque al di là delle defezioni sappiamo chi andiamo ad affrontare domani. Dobbiamo essere più disciplinati nelle due fasi. Offensiva e difensiva. Dobbiamo essere più squadra anche quando siamo senza palla, qualcosa in questo senso ultimamente abbiamo concesso. Ora servono tutte le nostre energie per fare al meglio quello che abbiamo sempre fatto”.
Tre sconfitte consecutive possono aver minato la sicurezza psicologica del gruppo?
“Se questo dovesse accadere significa che ancora non siamo maturi a sufficienza. La maturità va dimostrata ogni volta, non bisogna adagiarsi su convinzioni date per scontate, credere che non sia più necessario fare quello che si e’ sempre fatto. Dal punto di vista delle motivazioni non possiamo essere inferiori a nessuno”.
E’ giusto riassumere il momento dicendo che la crisi è solo di risultati?
“Sarebbe banale e non giusto. Così come non lo era prima a 17 risultati utili consecutivi dire che tutto andava bene. Anche allora c’erano cose che si potevano fare meglio. Ci vuole equilibrio. Parlare solo sui risultati è riduttivo. Lo può fare chiunque”.
Fonte: fcparma.it
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