Chiamateli «desaparecidos». Sono gli azzurri poco utilizzati, che vanno in tribuna o lasciati gare intere in panchina. Mazzarri lavora con un organico ridotto e si affida spesso a 16-18 titolari. Dopo il mercato di gennaio per un arrivo (Vargas) ci sono state 4 cessioni (Rinaudo, Mascara, Santana e Chavez) e così ora la rosa è composta da 24 elementi, compresi il giovane Dezi e il terzo portiere Colombo. Nelle 32 partite sin qui disputate dal Napoli tra serie A e coppe solo 15 calciatori hanno raggiunto la doppia cifra di presenze, considerando anche le 12 apparizioni di Fernandez. La forbice di impiego tra i 14 titolarissimi e le 10 riserve è, dunque, ancora ampia. Tant’è che si parla di un organico con forti dislivelli di qualità.
Grava ha rivisto la maglia da titolare a 13 mesi dal grave infortunio e dopo aver giocato 18’ col Lecce e 3’ in Champions a Vila-Real. L’ottima prova del casertano può, tuttavia, essere apripista per l’utilizzo di altri calciatori. Attendono un cenno da Mazzarri i vari Fernandez, Fideleff, Lucarelli, Rosati e, soprattutto, Donadel. Il biondo mediano, acquistato a parametro zero dalla Fiorentina, si è ripreso dall’infortunio che lo ha tenuto fuori causa per 5 mesi. In ritiro Mazzarri contava molto sul suo senso tattico, dopo il recente recupero lo ha utilizzato 19’ in Coppa Italia col Cesena. Donadel ora sta bene ma spesso finisce in tribuna: sempre col Cesena l’unica panchina del campionato.
Accantonato dalle ultime scelte tecniche anche Federico Fernandez: per lui 12 presenze, 9 in campionato, con 7 gare da titolare. Il difensore, acquistato a gennaio del 2011 e nazionale argentino, ha sinora convinto solo in due occasioni: col Cagliari e in Champions con il Bayern, quando si prese il lusso di segnare due reti. Non è forse un caso che abbia superato la sufficienza quando ha agito da centrale nella difesa a tre, mostrando imbarazzi nella posizione di centro destra. Imbarazzi mostrati anche da Fideleff nelle 4 gare giocate da titolare: acquistato a fine agosto dal Newell’s Old Boys per 1,7 milioni di euro, l’argentino paga ancora l’errore col Chievo dell’andata e prestazioni negative con Fiorentina e Catania. Col Chievo è tornato in panchina dopo due mesi e mezzo di tribuna, l’ultima apparizione nel match del 3 dicembre vinto col Lecce. Sta acquisendo invece consensi Miguel Britos: gol a parte, lunedì è stata per lui la quarta gara in stagione, dopo l’infortunio di agosto. E se Rosati ha visto il campo solo in Coppa Italia col Cesena, Lucarelli ha intravisto il terreno di gioco, disputando appena 27’ in spezzoni con Parma, Genoa e Bologna. Con l’infortunio di Vargas (4 presenze in azzurro per il cileno) forse avrà anche lui qualche spazio in più: pure il «Che» di Livorno attende solo un cenno dal suo amico Mazzarri.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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