Per volare in alto ci vogliono le ali. Ma per rimanerci unghie affilate e denti aguzzi. Il Napoli in alto ci è andato. Il magnifico terzo posto dello scorso anno fa il paio con l’imminente sfida contro il Chelsea; ottavi di Coppa dei Campioni, non bazzecole. Ma in Champions non ci si deve solo andare, bisogna tornarci; questa è la differenza tra una grande squadra ed una bella sorpresa. Ed il Napoli deve ancora dimostrare molto. Ieri sera al San Paolo un gelo polare; da un lato temperature siberiane; dall’altro la glaciale ignavia degli azzurri. I tifosi accorsi come sempre numerosissimi allo stadio, per supportare il Napoli hanno fatto, come al solito, in pieno il loro dovere. Ed era una sera da trascorrere in casa davanti alla tv. Il Napoli, invece, lo ha fatto, entrando in campo come se fosse davanti alla tv per guardare la partita: a giocare dovevano essere altri. Fortuna ha voluto che l’avversario fosse il Bologna. Eppure prima della partita Mazzarri aveva chiaramente espresso la necessità di entrare in campo motivati; probabilmente ha dimenticato di comunicarlo ai giocatori. Il problema è che ogni punto perso diventa un ostacolo insormontabile per il raggiungimento della zona Champions. Certo la partita di coppa con il Cesena è stata un’avvisaglia. Non era tutto oro ciò che brillava dopo la goleada contro il Genoa e la straordinaria partita di Palermo; l’unica consolazione è che è ancora troppo presto per fasciarsi la testa. Il campionato è ancora lungo. Inoltre, a breve torna il Pocho; e non è una cosa da poco. Ma è necessario che tutta la squadra, già da Siena, tiri fuori gli attributi e lasci ad altri l’arroganza dei più forti. Il Napoli non è mai stato questo, per conferma chiedere a Diego. E, comunque, dovunque e a prescindere, sempre e solo forza Napoli.
Fote: Il Roma
la Redazione
M.V.
