Salvaguardia della salute e lotta al fumo: una battaglia continua. E a partire dalla prossima stagione potrebbe essere vietato fumare negli stadi: l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale ha infatti approvato ieri un ordine del giorno in cui si «introduce» il divieto. Provvedimento naturalmente non ancora operativo, ma almeno la questione dovrà essere discussa al più presto da tutte le parti interessate.
L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di arrivare a una sperimentazione già all’inizio del prossimo anno agonistico, e dovrebbe riguardare tutte le serie professionistiche. Ad avallare l’ipotesi c’è ora anche una statistica che conferma come il 66% degli italiani è favorevole all’introduzione del divieto di fumo negli stadi. Lo rileva l’Istituto superiore di sanità che ha partecipato alla riunione.
«L’eventuale sperimentazione potrebbe partire nella prossima stagione – avanza il vicepresidente dell’Osservatorio, Roberto Massucci – l’agenda che abbiamo approvato contiene infatti una serie di punti da approfondire nelle prossime riunioni. Non a caso è stata avviata un’indagine a livello internazionale. Ora andranno comunque sentiti addetti ai lavori e rappresentanze dei tifosi».
I Rischi di calo di pubblico? Difficile, fanno sapere, visto che nei ristoranti la misura ha portato nel tempo a un aumento della clientela. È inoltre dimostrato, secondo l’esperto dell’Istituto, che i danni da fumo passivo riguardano anche ambienti parzialmente aperti come gli stadi, dove la grande densità favorisce la creazione di condizioni di tossicità da fumo nel clima.
L’Osservatorio sottolinea inoltre che «le Leghe Calcio professionistiche e quella dilettanti si sono rese disponibili a organizzare una giornata nazionale contro il fumo prima della fine dell’anno». E del resto sono apparse nettamente «favorevoli» alla sperimentazione e all’eventuale successivo divieto anche i delegati della FISSC (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio) e Feder Supporter, rappresentanti di numerose tifoserie e appassionati; con le proprie delegazioni presenti alla riunione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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