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Diversi nomi per sostituire Insigne: l’ipotesi forte è Ayew, il sogno Lamela

DALLA A… E poi sarà indispensabile garantirsi qualità di quel livello, uomini di spessore e di prospettiva che sappiano lasciare inalterato il profilo elevatissimo della fase offensiva e offrirsi con umiltà alle coperture. E stavolta non sarà come in passato: né i salti nel vuoto – doloroso – dei dodici milioni per Vargas, né l’ossessione del last minute che conduce a Mascara. Il codice-Benitez è altro, è un messaggio ideologico che guarda oltre, al di là dell’immediatezza, è un rinforzo che sia tale e poi resti disponibile per giovarsene: è André Ayew (25 tra un mese), che a giugno va in scadenza con l’Olympique Marsiglia e che, attraverso le relazioni internazionali e un cadeau, può essere precettato in anticipo. Però è un mancino, occhio, dunque monotematico, dunque un’ipotesi sempre percorribile ma non l’unica…

AL SOGNO. Chi rimane a galleggiare nella fantasia è Erik Lamela (23, appena 23, a marzo), il talento che piace a De Laurentiis ed a Benitez, la fantasia che può lasciare a rappresentare il contropotere a Juventus e a Roma, la variabile impazzita da liberare su un fronte e sull’altro, però anche un affare da trenta milioni che il Tottenham non può dar via così, con leggerezza. Ma Lamela è la stellina che asseconda l’idea di calcio del Napoli, il fenomeno multiuso che diventa valore aggiunto e che rappresenta la continuità d’una filosofia radicata. Un sogno intramontabile, perché De Laurentiis non ha mai smesso di pensarci.

BOUTIQUE . C’è un elenco del passato (recentissimo) che torna di moda e che mnemonicamente viene sfogliato: Carlos Vela (25) si sta riprendendo alla Real Sociedad dopo aver sprecato l’occasione della vita all’Arsenal ed ha nelle corde – e nei dati anagrafici – le caratteristiche ideali per rappresentare una opzione plausibile; Ivan Perisic (25) ha una tendenza a scalare, ad indietreggiare, però rimane centrocampista esterno offensivo e dunque «sente» la porta, sa sfilar via veloce: al Wolfsburg sta di lusso, ma al Napoli è stato assai vicino, più di quanto si possa sospettare. Altrimenti, ai confini dell’impossibile, ondeggia Florian Thauvin (22 a gennaio), lo zaffiro dell’Olympique Marsiglia, un’ala modernissimo che nelle movenze e nella capacità di starsene largo ricorda i tornanti d’una volta: ma ha rinnovato da poco, ha un contratto che scade nel 2018, ha il gradimento della società, del tecnico, è l’idolo del «Velodrome» ed ha una valutazione da far impallidire. Ma il Napoli l’ha seguito, l’ha apprezzato e poi, chiaramente, non ha mai insistito: perché se in organico hai (in ordine alfabetico) Callejon, Insigne e Mertens, ti sei già lanciato al di là di ogni legittima aspirazione e non ti serve assolutamente altro. Almeno fino a quando il destino non t’obblighi a riveder te stesso: a destra ma anche a sinistra.

Fonte: Corriere dello Sport
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