Si conclude qui la seconda puntata del documentario speciale di Piuenne su Diego.
22:27 – Come vorrei essere ricordato? “Come il migliore…”.
22:21 – Mondiali in Brasile? “Le squadre sudamericane sono favorite. La competizione vera e propria inizia nel momento in cui si affrontano le compagini con più storia”. Italia? “Non è certamente tra le favorite ma dirà la sua come ha sempre fatto”. Balotelli? Lo prenderei sempre nella mia squadra”. Anche nel Napoli? “Se fossi il presidente del club azzurro, Balotelli sarebbe la mia prima scelta”. Benitez? È bravissimo, l’ho conosciuto a Liverpool quando seguivo Mascherano per la Nazionale argentina. È un intenditore di calcio ed una bravissima persona, il Napoli ha scelto bene”.
22:20 – L’allenatore da cui ho appreso di più? “Menotti, vorrei allenare come faceva lui…”.
22:17 – Mondiali vinti e quelli pesi? “C’è rammarico solo per il 1982, l’dizione in cui ci siamo presentati con la miglior rosa. Per il resto, abbiamo perso contro grandi squadre che meritavano di più. Anche la Germania nel 1990…”.
22:13 – Riuscirà il Napoli a vincere? “Devo tornare a Napoli per spiegare a De Laurentiis che il calcio non è cinema, bisogna spendere per allestire una grande squadra e vincere lo scudetto, I napoletani vogliono vincere ogni partite. Messaggio a De Laurentiis? “Aurelio, hai una buona squadra ma non basta per vincere. Potrai regalare una gioia immensa al popolo napoletano solo con grandi calciatori!”.
22:07 – Differenze con Messi? “Sarebbe bello veder giocare Leo nella Cremonese (ride. ndr). Con chi avrei voluto giocare? Di Stefano, mi è rimasto questo rammarico…”. Platini? Definivano lui come un vincitore eme come un giocoliere. Quando ho iniziato a vincere è andato via…Perchè la juventus non mi ha comprato anni prima? Perchè la Fiat aveva grandi problemi economici. Più scudetti vinto o persi? Sicuramente più scudetti persi, è difficile vincere a Napoli. Dopo la vittoria del tricolore i tifosi diventarono più esigenti. Proprio per questo oggi i tifosi chiedono di vincere lo scudetto!
22:03 – Progetti per il futuro? “Mi piacerebbe allenare una grande squadra. Italia? Conosco bene il calcio italiano, che non è cambiato tanto dai tempi in cui giocavo: tutti si chiudono dietro per ripartire velocemente. Tutti parlano di Barcellona e Real Madrid ma il Milan di Sacchi non ha paragoni”. Rapporto con Sacchi? “Mi piaceva parlare di calcio con lui. Mi ha mostrato sulla lavagna tattica cosa avrei potuto fare seguendo il suo tipo di gioco”.
21:55 – Messaggio per Papa Francesco? “Gli dico di recarsi prima dalla gente e poi dai capi di Stato…”.
21:51 – Ricordo di Franco Califano? “È stato un amico, viveva la sua vita senza danneggiare gli altri. È stato più grande di me se rapportato al campo musicale”.
21:45 – Errori della mia vita? “Lo sporco vizio della droga, che non mi ha permesso di godermi a pieno la crescita delle mie figlie e l’affetto della mia ex moglie. Avrei dovuto chiedere scusa a qualcuno? “Reagisco solo quando mi attaccano e sono tremendamente volgare. Sono orgoglioso e non fesso…”. Qualcuno mi deve ancora delle scuse? “Ognuno è responsabile delle proprie azioni. C’è qualcuno che ha sbagliato, approfittandosi della mia malattia. Non chiedo delle scuse per me stesso ma per la mia famiglia”.
21:42 – Discorso da fare al ‘Barba’ (Dio, ndr)? “Lo ringrazierei per tutto quello che mi ha dato. Volevo essere un calciatore normale e sono andato ben oltre la normalità. Volevo comprare una casa a mia madre e sono riuscito a comprarle un castello! Lo ringrazierei poi per avermi donato le mie due figlie Dalma e Giannina: le persone che hanno fermato realmente il mio tremendo vizio”.
21:35 – Rapporto con mio nipote Benjamin? “Fantastico, mia figlia mi racconta che chiede di vedere le mie vecchia videocassette anche quando gioca il padre (Aguero, ndr) con il Manchester City. Quando ho saputo questa cosa sono scoppiato a piangere!”.
21:30 – Ambasciatore del Napoli? “L’idea è buona ma dovrei verificare le intenzioni di De Laurentiis. Non sarebbe certo facile rappresentare i napoletani, presenti in ogni parte del mondo. Mi piacerebbe rappresentare l’immagine di Napoli, non quella di De Laurentiis…Il patron azzurro ha venduto Lavezzi e Cavani, precludendo la possibilità di allestire una squadra ancora più fort e competitiva”.
21:27 – Desiderio? “Mi piacerebbe camminare per le strade di Napoli con mio nipote Benjamin per rendermi conto ancora una volta dell’amore dei tifosi. Cosa potrei fare per il Napoli? Moratti mi propose di essere ambasciatore dell’Inter 5 anni fa ma ho rifiutato: la mia storia si chiama Napoli! Mi sta molto più a cuore il riconoscimento di un tifosi napoletano che un riconoscimento economico”.
21:25 – Dove mi piacerebbe essere in questo momento a Napoli? “A Soccavo! Avevamo un solo campo non certo perfetto, Carmando ci ha “aggiustato” più di una volta”.
21:20 –30 anni dall’arrivo in Italia? “Sono tanti, ho sofferto per la mia malattia ma la gente mi ha sempre amato, Quando ho deciso di andare a Napoli tanti calciatori hanno voluto indossare la maglia azzurra. Avevo tantissima voglia di giocare e rendere felice la gente. Napoli mia ha formato sia come calciatore che come persona”. Napoli scelta difficile? “Quando mi sento amato riesco a dare il massimo. Quando ho saputo che mi aspettavano 80mila persone al San Paolo ho pensato che non avrei mai lasciato quella città e quella squadra…”.
Diego Armando Maradona questa sera è ospite di Piuenne nel programma a lui dedicato “Ho visto Maradona”. Segui la diretta testuale di IamNaples.it!
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