A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Antonio D’Amore, direttore Asl Napoli 2: “Non credo che il direttore De Paola possa supporre una sollecitazione: il club era chiamato a segnalare i casi di positività e da lì c’è l’intervento del dipartimento di prevenzione. Se il Ministero della Sanità avesse girato il regolamento ai dipartimenti di prevenzione delle Asl in modo ufficiale, allora non ci sarebbe stato questo caso. In Juve-Napoli sono state messe in campo solo le normali misure preventive. Io non conosco i comportamenti delle altre società: noi applichiamo il regolamento. Se il Napoli fosse partito ed avesse portato con sé persone in sorveglianza sanitaria posso supporre che c’era una potenziale denuncia. Vaccinazioni? Stiamo vaccinando, secondo disponibilità, gli operatori sanitari. Sono arrivate 6000 dosi e ne abbiamo fatte il 50% con 2000 dosi arrivate stamattina. Si parte dagli operatori, mettendo in sicurezza tutti gli ambienti a rischio. Poi, passeremo anche alle altre fasce. No vax? Se esiste ancora chi nega validità e studi dei vaccini, allora significa negare la malattia e la morte, con più di 2 milioni di morti. È un atteggiamento che si ripercuote anche su chi vuol vivere finalmente sereno. Terza ondata? Si poteva evitare! Dobbiamo vedere il Natale cosa ha determinato, la mobilità durante i giorni di Natale è aumentata. Le dico che come Campania abbiamo avuto momenti difficili, abbiamo un RT che è 0.78: spero che rimaniamo arancioni, perché senza vaccinazioni non possiamo dirci al sicuro. Il Presidente De Luca si è vaccinato ed è venuta fuori una strumentalizzazione senza fine”.
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