Gestione delle tensioni, abitudine a vincere, freddezza nei momenti decisivi. Tutte situazioni che Dino Zoff ha conosciuto bene per i tantissimi anni vissuti ai vertici, prima da portiere della Juventus e dell’Italia e poi da allenatore della nazionale azzurra. Finali mondiali, finali europee, partite scudetto: il friulano ha vissuto tante partite ai massimi livelli.
Zoff, come faceva a mantenersi sempre così freddo?
«Direi equilibrato, più che freddo. Una mia caratteristica rafforzata dall’abitudine a giocare tante partite a un certo livello».
Parla di esperienza ad alti livelli, quella che manca ancora al Napoli?
«Parlo proprio di questo. Il Napoli in questi due anni è indubbiamente cresciuto ma difetta ancora in esperienza. Per fare il definitivo salto di qualità devi acquisire la giusta freddezza nel gestire al meglio tutte le situazioni. La squadra azzurra deve abituarsi a restare a certi livelli e questo si acquisisce solo giocando ai vertici».
Prendiamo Napoli-Milan, quali i difetti degli azzurri?
«Non aver chiuso la partita nonostante un paio di palle gol clamorose e aver subito il gol del 2-2 in contropiede. Mi riferisco a questo quando parlo di inesperienza».
Incapacità di gestire il vantaggio, un limite?
«È successo per la seconda volta in campionato ed è un dato sul quale riflettere. Le dinamiche però sono state diverse, il gol del pari del Torino arrivò per un errore individuale a trenta secondi dalla fine, quella partita era veramente chiusa. La sfida contro il Milan invece è stata sempre viva, quindi grandi meriti vanno alla squadra rossonera».
El Shaarawy ha vinto la sfida con Cavani: se l’aspettava?
«Ha segnato due gol molto belli, un ottimo giocatore, un attaccante già pronto, altrimenti due reti così al San Paolo non le segni. Cavani ha trovato pronto Abbiati, ci sta in una partita».
Crede anche in un calo atletico?
«Non ho visto un problema del genere, in campo ci sono anche gli avversari e il Milan ha avuto una grande reazione dimostrando vitalità e voglia di reagire al momento di difficoltà».
Anche l’Inter è stata bloccata dal Cagliari: se l’aspettava?
«Nessuna partita è semplice, l’Inter ha trovato un Cagliari molto competitivo».
Non esiste una vera anti Juve?
«C’è più o meno equilibrio alle spalle della Juve tra Napoli, Inter, Fiorentina e direi anche Lazio».
Quindi la Juve è impossibile da riprendere?
«La Juve è la squadra più forte e fin qui lo ha dimostrato. La stagione però è ancora lunga e le altre devono crederci. E deve crederci soprattutto il Napoli se prosegue in questo processo di crescita e non commette più gli errori visti contro il Milan».
Napoli che può credere ancora al primo posto?
«Il Napoli deve credere al primo posto, il campionato è lunghissimo e cinque punti non sono tantissimi. Può migliorarsi e la Juve potrebbe attraversare momenti di difficoltà».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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