Il Napoli rallenta, la Lazio risale. I risultati recenti fotografano il diverso andamento delle due squadre: azzurri prigionieri del loro monoteismo tattico e di errori difensivi, laziali rinvigoriti dalla cura Reja. «Un’inversione di tendenza quasi naturale quando una formazione cambia allenatore. Ma il Napoli resta più forte della Lazio»: lo dice Dino Zoff, leggenda del calcio italiano, ex giocatore partenopeo ed ex allenatore dei biancocelesti. Come giustificare l’involuzione in campionato dell’undici di Benitez? «La forza del Napoli è il suo attacco. Quando stenta in fase offensiva, come accaduto contro il Chievo, il meccanismo si blocca. Non è vero che la squadra sia calata rispetto a qualche mese fa, semplicemente non riesce più a segnare due-tre reti a partita, cosa non facile nel nostro campionato». In più, la difesa non è impenetrabile. «Questa è una lacuna che gli azzurri si portano dietro da tempo e che viene evidenziata maggiormente quando l’attacco non fa gol. Si deve migliorare la fase di non possesso palla ed evitare sbagli grossolani a centrocampo». La Lazio invece ha cambiato registro. «Era piombata in crisi prima della sosta natalizia. È arrivato Reja che conosce perfettamente ambiente e giocatori e ha trovato subito i correttivi giusti. Adesso la squadra in campo ha uno spirito totalmente rinnovato, lo ha evidenziato sia in Coppa che contro la Juventus». La Coppa, appunto. Mercoledì al San Paolo è in palio la semifinale: chi avrà più motivazioni? «Entrambe, quando si arriva alle soglie della finale nessuno molla niente. La Lazio detiene il trofeo e non vuole farsi da parte, il Napoli deve mettere in bacheca qualcosa tra coppa Italia ed Europa League per dare un significato vincente alla stagione». Meglio vincere la coppa Italia o arrivare in zona Champions? «La Champions è fondamentale per il prestigio e per gli incassi, la Coppa ha un senso soltanto se la porti a casa. Il Napoli può centrare entrambi gli obiettivi». Chi è favorito mercoledì, Benitez o Reja? «Il Napoli e non solo perché avrà il San Paolo dalla sua parte. Se gioca come sa, passerà il turno». Zoff, si aspettava di più da Benitez? «No, ma non immaginavo che Juventus e Roma corressero tanto. Lo spagnolo è un grande, molti sottovalutano il fatto che è appena al primo anno alla guida del Napoli. Il nostro calcio brucia tutti e subito, il ciclo di un team per diventare vincente ha bisogno dei tempi necessari». Juventus, Roma e Napoli: sarà questo l’ordine finale? «Gli azzurri ce la possono ancora fare per il secondo posto, sei punti non sono un’enormità. La Roma va forte ma prima o poi avrà un rallentamento. Gli scontri diretti faranno la differenza e il Napoli li giocherà tutti a Fuorigrotta». Quali rinforzi suggerirebbe a De Laurentiis? «Gli consiglierei un fortissimo difensore. A gennaio però non è facile trovare campioni in lista di sbarco. Comprare solo per far vedere che c’è la possibilità di acquistare, non ha senso. La mia impressione è che il Napoli resterà questo».
Fonte: Il Mattino
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