Nata dalla fusione con la F.C. Meridiana, la Dinamo Napoli rappresenta fin dal 1969 un vero e proprio fiore all’occhiello tra le innumerevoli scuole calcio che popolano la realtà sportiva campana. Esempio di progettazione sportiva e riqualificazione sociale, la società del Presidente Eugenio Guasco opera con lungimiranza e sagacia progettuale, offrendo al panorama sportivo italiano non solo sportivi di spessore, ma soprattutto uomini del domani. Sui manti erbosi partenopei dei Colli Aminei all’impianto San Rocco sito in via Marfella, professionisti qualificati offrono le loro competenze ai giovani tesserati per garantire loro un’alternativa vincente e un futuro diverso da quello di tanti coetanei che spesso, purtroppo, si caratterizza in negativo. IamNaples.it ha avuto il piacere di rapportarsi ad alcuni di questi “maestri” per capire come si sviluppa il progetto della Dinamo e come vengono allevati i talenti in erba che corrono sui manti del San Rocco.
MAESTRI D.O.C. – E’ il caso di Flavio Fonzo, allenatore della selezione Giovanissimi regionali 2000. Flavio è laureato in Scienze Motorie e allenatore abilitato Uefa B. I suoi giovani stanno offrendo un inizio di stagione sorprendente, ma quello che conta per mister Fonzo non è solo legato alla crescita calcistica, quanto quella morale. Ai confini con Miano e Scampia, in territori troppo spesso saliti alla ribalta della cronaca nera, la cura degli allenatori e dei responsabili della Dinamo Napoli si rivolge anche alla preparazione scolastica dei piccoli campioni. “C’è una notevole dispersione scolastica e attraverso il calcio cerchiamo uno strumento per permettere ai nostri ragazzi di capire quanto sia importante rispettare le regole per diventare uomini. Il pallone è una valvola di sfogo e un modo attraverso il quale impegnare il proprio tempo libero in modo educativo e fruttuoso. Proprio per questo i nostri dirigenti sono attenti a valutare anche il rendimento scolastico dei nostri tesserati e questo perché puntiamo prima a formare uomini e poi calciatori”. Parole importanti quelle di mister Fonzo che trovano eco nel pensiero di Giuseppe Formisano, responsabile dell’area fisico-motoria della Dinamo: “I nostri ragazzi devono capire che le regole sono importanti in campo, ma ancor di più oltre il rettangolo di gioco. Purtroppo, spesso, al giorno d’oggi tanti fattori ci remano contro: la cultura della tecnologia e il mito americano si palesano nella crescita del tasso d’obesità. La Campania ha in questo un triste primato, ma con la nostra preparazione e il nostro lavoro cerchiamo di offrire una guida ai nostri ragazzi anche per mantenere semplici regole alimentari che possano coadiuvare la loro preparazione fisica”.
LAVORO CERTOSINO – Questi sono solo alcuni dei professionisti offerti dalla passione e dalla progettualità messa in campo dal Presidente Eugenio Guasco. Vertice di una piramide tornata al successo lo scorso anno con la vittoria del campionato Allievi Regionali ’97. Una vittoria importante per Guasco, che sottolinea come questi successi siano frutto del lavoro appassionato di tutti coloro che compongono la grande famiglia della Dinamo. “Siamo qui con passione e sacrificio per garantire un futuro diverso ai ragazzi della nostra terra. A noi non importa il mero guadagno come ad altri “pseudocolleghi”, noi vogliamo che i nostri ragazzi possano diventare persone perbene. Vogliamo che i nostri figli siano padri encomiabili del futuro e sappiano formare famiglie sane e compatte nel futuro. Nel nostro mondo, sempre più fatto di furbizie e meschinità, cerchiamo di distinguerci per rendere giustizia ai valori sani dello sport e della coesione sociale. Proprio per questo cerchiamo di imbastire rapporti con diverse società, senza creare astio o tensioni inutili che limiterebbero i diretti interessati del nostro lavoro e cioè i ragazzi che formiamo”. Lavoro che porta frutti, fosse solo per la maturità con cui il capitano dei Giovanissimi Regionali, Alessandro Palomba descrive la sua esperienza: ”Sono felice di giocare alla Dinamo perché qui mi sento come a casa. Per me questa è una seconda famiglia e i dirigenti, mettono davanti i nostri risultati scolastici. Controllano i nostri risultati e senza voti adeguati, non si gioca. Per me è importante venire ad allenarmi anche per come mi accolgono, la Dinamo è la mia seconda famiglia”. Un microcosmo quello della Dinamo, che sembra sottolineare come, anche tra mille difficoltà, si possa offrire un prodotto nobile e di primissimo livello nel momento in cui passione, determinazione e lungimiranza collimano per uno scopo comune.
La redazione di IamNaples.it ha prodotto anche un video che mostra una seduta d’allenamento dei Giovanissimi Regionali della Dinamo Napoli:
Servizio a cura di Antonio Balasco e Francesco Pugliese
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