Sulla carta la Dinamo Mosca sembrerebbe l’avversario meno complicato per le italiane. Sembrerebbe, perché la squadra di Cherchesov è un avversario tutt’altro che semplice: terzo nel campionato russo, devastante in Europa dove il ruolino recita: 8 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte. Vediamo nel dettaglio:
LO SPAURACCHIO: Sono molti, in verità: da Valbuena a Dzsudzsak, da Zhirkov a Kuranyi, fino ad Aleksei Ionov. Scegliamo Aleksandr Kokorin, a oggi miglior talento russo in circolazione. Due reti fin qui in questa Europa League, tecnico e veloce, viene impiegato principalmente come unico terminale offensivo, assistito da tre giocatori sulla trequarti. In alternativa, può agire da supporto con Kuranyi, completandosi bene con le caratteristiche del tedesco, più uomo di peso.
IL PUNTO DEBOLE: Negli ultimi anni le squadre russe sono cadute al momento di fare il salto di qualità. Il problema mentale è la costante generale del movimento russo. Nello specifico della Dinamo Mosca è da vedere la difesa, che potrebbe rivelarsi non sufficientemente adeguata contro la forza d’urto degli attaccanti del Napoli. Occhio anche in mezzo: mancherà Yusupov, titolare fisso e collante tra mediana e trequarti.
L’ALLENATORE: I più nostalgici si ricorderanno di Stanislav Cherchesov portiere della Russia e prima ancora dell’Unione Sovietica. Intrapresa la carriera di allenatore, ha accumulato esperienza in Austria, prima di tornare in patria. Da aprile 2014 alla Dinamo Mosca, predilige un offensivo 4-2-3-1 con davanti giocatori tecnici e veloci. Una strategia che sta dando i suoi frutti in Europa e sta portando la squadra a lottare in patria per un posto in Champions League.
fonte: Tmw
