Troppo caos nel corso dell’amichevole contro i dilettanti del Trentino e pure il giorno dopo, nell’affollata domenica di allenamenti. Un paio di portafogli spariti e un badge sottratto furtivamente ad uno degli inviati nel ritiro del Napoli. E poi, qualche scaramuccia tra fan più scalmanati e le forze dell’ordine, con lo scavalcamento della recinzione da parte di un invasore solitario, messo in fuga dagli steward e poi identificato dalla polizia insieme ad altri due tifosi, per nulla aderenti al clima di festa e di cordialità che sta caratterizzando il romitaggio del Napoli in Val di Sole.
Sono stati episodi sporadici e prontamente circoscritti, ma quanto basta per convincere il club azzurro ad adottare una procedura molto più severa di controlli. Da ieri mattina non è più possibile l’accesso libero all’impianto di gioco dove si sta allenando la squadra di Mazzarri. Due transenne bloccano l’ingresso controllato da uno degli addetti della Ares, la società ingaggiata per il servizio bodyguard.
Si entra solo se in possesso del pass che viene rilasciato dal botteghino del temporary store del Napoli marketing, istituito nel piazzale dell’impianto di gioco. Fino ad un numero di 550, cioè quanti sono i posti per i quali è stata concessa l’agibilità al piccolo stadio di Dimaro.
Fonte: Il Roma
La Redazione
D.G.
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