PROSPETTIVE. Quelle di questo Napoli sono sicuramente importanti anche alla luce di un clima di grande fiducia che si è creato intorno agli azzurri. Benitez viene considerato l’allenatore giusto al posto giusto. Anche il presidente De Laurentiis è in perfetta sintonia con le sue scelte, con il suo modo di pensare e di agire. Del resto Benitez è pragmatico, abile nel gestire un ambiente passionale e molto caldo. Ma ancora una volta il suo «credo» calcistico sta facendo breccia nell’impazienza di taluni tifosi. «È inutile inseguire il nome eclatante a tutti i costi – ha recitato più volte Rafa anche qui a Dimaro – anche perché chi avrebbe mai pensato, un anno fa, che Callejon e Mertens avrebbero reso come poi è accaduto?». I due giocatori, infatti, sono stati protagonisti di una grande stagione: 20 gol il primo, grandi giocateo (e grande mondiale con il Belgio) il secondo.
SAGGEZZA. Benitez, pur senza sbilanciarsi con proclami pericolosi e spericolati, ha fatto intuire che in questa stagione il suo Napoli potrebbe anche cambiare…pelle. Non in maniera clamorosa e definitiva. Piuttosto potrebbe diventare un perfetto camaleonte trasformandosi da un arrembante macchina da gol (4-2-3-1 con almeno 4 giocatori offensivi) in un redditizio 4-3-3. Alla continua ricerca di un’ottimizzazione (Jorginho regista con due mezz’ali al suo fianco) del parco-calciatori che la società gli ha allestito fin dalla scorsa stagione e che è ancora in corso d’opera.
FASCINO. Sicuramente il tecnico spagnolo ha numerose frecce da utilizzare per fare centro. Anche e soprattutto per quanto riguarda i calciatori. Vecchi e nuovi. Lo stesso Koulibaly ha ammesso che lo scorso gennaio Benitez l’ha conquistato con una sola…telefonata. Nonostante Genk e Napoli avessero già trovato l’accordo (sulla base di 8 miioni di euro) il club belga ha preferito attendere la fine della stagione prima di cederlo. Ma Benitez ha convinto anche Callejon a non cedere alle forti e milionarie tentazioni di Atletico Madrid e Chelsea. Insomma: sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Da Dimaro è tornata a Napoli una squadra ancora più forte e matura che il tecnico ha dimostrato di guidare anche con il pugno duro, quando serve, senza fare sconti a nessuno (neanche a un suo pupillo, come Callejon, allontanato dall’allenamento per scarso impegno). Benitez, però, non si sbilancia: la svolta di questa stagione passa attraverso il play-off di Champions League. Rafa vuole ottenere un obiettivo alla volta…
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