TORINO – «Una sfida affascinante e importantissima per lanciarsi nel rush finale del campionato»: così, sul sito ufficiale bianconero, viene descritta Napoli-Juventus, partitissima che il canyon in classifica non svuota. «Non so se i venti punti che ci separano rispecchiano la forza delle squadre – dice Andrea Pirlo -. Sappiamo che finora abbiamo disputato un gran campionato, però non abbiamo ancora vinto niente: il Napoli è forte e quando si entrerà in campo non si starà certo a vedere quanto c’è di distacco».
VOGLIA – Il +20, difatti, non rilassa Antonio Conte, né graffia la sua voglia di vincere: questione di mentalità e di orgoglio, di record e di sogni (100 punti) da inseguire. L’allenatore tiene alla partitissima – per altro, al San Paolo non ha mai vinto – e non traccia gerarchie rispetto all’Europa League: potrebbe anche privilegiarla, a questo punto, considerato il vantaggio sulla Roma, ma non è semplice applicare il turn-over. «Siamo sempre gli stessi – ha spiegato dopo il successo sul Parma – e al San Paolo non recupero nessuno».
QUALITA’ – Perde Tevez, anzi, il capocannoniere, l’attaccante che ha deciso da solo le ultime partite, mascherando la fatica della squadra. «Grandissimo giocatore, ci ha portato qualità – aggiunge Pirlo a Sky -. Lo conoscevamo già, ma ha ribadito tutto il suo valore». Al posto dell’argentino ci sarà Osvaldo, al novanta per cento gemello di Llorente (la percentuale mancante segna la tentazione di lasciar riposare anche lo spagnolo), poi rimarrà spazio per due sole rotazioni: Marchisio in mediana (non è ancora deciso chi rifiaterà, ma Vidal è l’indiziato principale) e Isla sulla fascia destra al posto di Lichtsteiner. Nessun cambio in difesa, reparto falcidiato dagli infortuni, dove restano disponibili soltanto Caceres, Bonucci e Chiellini: schierati nelle ultime quattro gare, titolari obbligati ancora per un po’.
RECORD – «La sfida con il Napoli è molto sentita come sempre – dice Stephan Lichtsteiner -. Sarà una partita tosta, tra due big che vorranno vincere. Giochiamo in casa loro, quindi gli dò un po’ più di forza: quando abbiamo giocato allo Juventus Stadium, sono stati un po’ timidi, hanno avuto forse un po’ di paura dei nostri grandi tifosi, ora saranno sicuramente carichi perché non hanno niente da perdere, quindi ci vorranno mettere in grande difficoltà». Il San Paolo sulla strada del terzo scudetto e di un sogno, subito dopo i quarti di finale di Europa League: «Più importante raggiungere i 110 punti o sollevare la Coppa? Sicuramente contano i titoli, quindi è più importante vincerne due piuttosto che uno a cento punti. Magari, però, prendiamo tutte e tre le cose». La speranza dell’esterno svizzero, confidata a Jtv, riassume la “fame” bianconera, proiettata già alla prossima Champions come conferma Pirlo: «Gioco sempre per vincere quindi ho sempre in testa grossi obiettivi: più ce ne sono, più si spera di raggiungerli». In bianconero, naturalmente: «Ho pensato di andare all’estero, ma qui mi trovo bene: mi sembra il posto migliore per continuare».
Fonte: Corriere dello Sport
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