Qualche mese fa prese la penna di getto per urlare tutta la sua rabbia e oggi è giusto ricordare che se la Nazionale di Prandelli si allena a Quarto è per una sua idea. Un articolo sulle colonne del Mattino firmato Diego Occhiuzzi nel quale si chiedeva una pronta risposta dello sport italiano all’ennesimo gesto vandalico contro il Quarto calcio e la sua battaglia per la legalità. «Se credevo che la Nazionale sarebbe arrivata a Quarto? Sono uno sportivo e quando faccio le cose le porto in fondo. Non solo ci credevo ma ne ero certo». Da allora è cominciato un tam tam di contatti, emozioni, incontri, telefonate. «Personalmente sono convinto che noi sportivi dobbiamo dare l’esempio. Ho la fortuna di presiedere un’associazione ricca di sportivi di vertice e ognuno ha dato il suo contributo. Abbiamo fatto una partita di beneficenza, sono stato sempre in contatto con i ragazzi di Quarto e anche Prandelli si è dimostrato da subito sensibile. Quando lo incontrai a Cesena per una manifestazione non solo si ricordava del mio invito ma è stato il primo a ricordarmelo». C’è un nazionale che vorrebbe incontrare particolarmente? «Balotelli». Come mai? «Perché lo sento molto vicino a me. Anche io in passato ero una testa calda. Poi con il tempo sono maturato ed è esploso tutto il mio potenziale, come sono sicuro accadrà a lui. E poi sa che le dico?». Prego. «Che potrebbe essere un ottimo sciabolatore. Ha una esplosività tipica della nostra disciplina. Solo che dovrebbe controllarsi. E poi…» E poi? «Gli chiederei ma quando ti sbrighi a fare le valigie e venire a Napoli?». Altri giocatori adatti per la sciabola? «Buffon sarebbe un ottimo spadista, arma più attendista, Insigne ha l’agilità della sciabola ma, non me ne voglia, dovrebbe avere qualche centimetro in più». Sarà anche l’occasione per parlare di calcio? «Innanzitutto sarà l’occasione per ringraziare Prandelli e tutti quelli che hanno creduto in questo progetto. A cominciare dai ragazzi del Quarto che ci stanno mettendo l’anima ed io ne sono primo testimone. Poi magari mi potrò raccomandare con gli juventini o sostenere Insigne. Scherzi a parte sarà una giornata da ricordare perché è bene che questi temi siano sempre al centro di tutte le nostre giornate». Un sogno realizzato? «Un’occasione sfruttata perché sin dal primo momento abbiamo creduto che nelle nostre terre parlare di legalità e di regole sia la via maestra per risolvere delle problematiche. Continuando così si può vincere. E, lo ripeto, sono uno sportivo e se comincio una battaglia io vado fino in fondo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
A.F.
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