Non è proprio quello che si aspettava dalla sua avventura in Oriente, ma Diego Armando Maradona è comunque volato in Cina. Non per firmare un contratto da allenatore però, bensì per portare in tribunale due aziende operanti nel settore dei servizi internet: l’accusa è quella di utilizzo non autorizzato di immagine.
Come riporta il giornale cinese ‘Shangai Daily‘, si tratta della ‘Beijing Sina internet information service co. ltd’, azienda che gestisce il relativo portale internet ‘Sina.com‘, e della ‘Shanghai no.9 City Information technology co. ltd‘. Entrambe avrebbero utilizzato una firma falsificata e le immagini dell’ex fuoriclasse del Napoli per pubblicizzare un gioco online senza il permesso del diretto interessato.
Alcuni media cinesi riportano che la società ‘Shanghai no.9‘ avrebbe già inviato le proprie scuse a Maradona, giustificandosi ed attribuendo l’equivoco ad un agente cinese, il quale aveva affermato di possedere la firma del ‘Pibe‘.
L’udienza si è svolta oggi a Pechino: Maradona ha chiesto 2 milioni di euro come risarcimento danni alle due società. Viene da chiedersi ora se l’ex ct dell’Argentina vorrà ancora allenare in Cina, nonostante il recente disguido.
Fonte: Goal.com
La Redazione
M.V.
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