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«Diego a Napoli», ed è subito giallo

Pisani: «Maradona in aula solo se si discute nel merito il suo ricorso»

Chi si aspettava un nuovo filmato di Maradona, nuove immagini di Diego da Dubai è rimasto a bocca asciutta. Quelle proiettate ieri a Scampia sono sì immagini inedite, ma appartengono al filmato già visto in parte ad inizio marzo. Questa volta nella parte centrale del video Maradona ed il suo difensore Angelo Pisani, presidente della municipalità di Scampia, parlano della sentenza del ’94, sottolineandone alcune frasi con un evidenziatore giallo. Sentiamo Diego: «Ciao, sono Diego», dice l’argentino, mentre scorrono le immagini del campione da ragazzino e poi con la camiseta della Seleccion Albiceleste e poi con la divisa del Napoli, scorrono i fotogrammi dei suoi gol indimenticabli, dei suoi palleggi sensazionali, «non sono mai stato un evasore – insiste ancora la superstar argentina – ho sempre pagato le tasse che conoscevo. Una sentenza del ’94 dice che ho ragione e che non ho debiti. Abbiamo prodotto nuovi elementi di prova».
Più volte il legale del Pibe de Oro da il via alle frasi di Maradona, che continua così nella nuova parte del videomessaggio: «Non sono mai stato condannato dalla Cassazione, voglio chiarire per arrivare a un pace finale con il Fisco e l’Italia. Voglio mettere fine alla ingiustizia contro di me. Io voglio tornare in Italia, abbracciare i napoletani. Io rispetto la giustizia e tutta l’Italia ma non devo più niente a nessuno». Il finale del filmato è per i saluti al quartiere di Scampia con tanto di bacio schioccante già visto nella parte del video che era uscita all’inizio di marzo.
Questo il succo del nuovo messaggio del Pibe, divisa dell’Al Wasl indosso, girato nella sua villa a Dubai. Da Scampia il rilancio forte sull’attesa per il suo ritorno per affrontare la vertenza da 40 milioni con il fisco italiano. Ma il legale dell’argentino non è ancora in grado di fare piena chiarezza sulla presenza a Napoli domani del campione per l’udienza in Commissione tributaria provinciale: «Giovedì sarà a Napoli – esordisce Pisani – ma la certezza la avremo solo oggi quando sapremo se giovedì ci sarà o meno nella causa anche la valutazione di merito del ricorso di Maradona. Alcuni giudici potrebbero astenersi per un’incompatibilità. In tal caso Diego non verrà, ma se si discute nel merito il campione sarà qui. E ci sarà anche alla finale di Coppa Italia a Roma del 20 maggio». Anche l’altro legale del campione, Angelo Scala, docente di diritto processuale civile ritiene che nel caso indicato da Pisani Diego «non ci sarà» alla commissione tributaria. Nè, finora, sembra che ci siano state particolari iniziative di sicurezza assunte dalle forze dell’ordine per la venuta del campione. Tutti indizi che fanno presagire un’assenza di Diego Maradona.
Ma ieri presso la sede della scuola calcio Arci Scampia c’è stato un nuovo tributo al campione, alla sua immagine a quanto ha rappresentato e a quello che potrà significare per la rinascita del quartiere. Tanto da far sorgere la proposta «bipartisan» di Pisani e del consigliere del Pd Mario Maffei di attribuire addirittura a Diego la cittadinanza onoraria di Napoli. Si vedrà. Mentre nella Municipalità si diffondono le voci di una raccolta di firme già partita per una petizione ad hoc.
Massiccia la mobilitazione del quartiere. A fare gli onori di casa il presidente dell’Arci Scampia Antonio Piccolo. Intorno ad un tavolo i legali che hanno spiegato come in realtà Diego «sia stato vittima di cartelle pazze, di un errore fiscale: lui non è mai stato evasore, ma è stato perseguitato, auspichiamo una transazione».
Non solo legge però. Perchè il confronto che è stato moderato dall’avvocato Ferruccio Fiorito ha visto prendere la parola campioni del calibro di Beppe Bruscolotti, che diede a Diego la fascia di capitano azzurro e che ricorda: «Diego dovette scappar via in modo vergognoso di notte eppure lui per Napoli ha rappresentato tanto, facendo allestire una squadra che ebbe grandi risultati. Deve tornare, la sua figura può far molto per i ragazzi a me la scorsa settimana ha detto: presto ci sarò». Un ricordo vivo, come hanno testimoniato l’attore Simone Schettino, i giornalisti Carlo Alvino, Angelo Pompameo e Franceso Molaro e poi Vincenzo Ferrara, fratello di Ciro, e direttore della Fondazione Ferrara/Cannavaro, Gennaro Montuori il noto ”Palummella” capo tifoso della curva B, il giudice Massimo Sacchi che ha sottolineato di parlare soltanto da tifoso, la scrittrice Argia di Donato che ha illustrato il suo libro «Anima azzurra», dedicato proprio ai bimbi. Chiaro il messaggio da tutti: Diego deve tornare, può essere un esempio, dare un aiuto anche a Scampia. Infine la proiezione del filmato, l’esibizione degli allievi di Judo della palestra di Maddaloni ed il concerto di cantanti.
Così, Diego è stato portato «dentro» Scampia con il filmato. Ma alla fine che cosa resterà di questo avvicinamento tra Diego e il quartiere? «Ci ha promesso che farà una Fondazione per i bambini bisognosi che possano avvicinarsi allo sport, con la sede italiana proprio a Scampia», conclude Pisani.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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