Fatta, è quasi fatta: e fino a prova contraria, cioé fino alla stesura del contratto, fino agli autografi delle parti, non ci saranno comunicazioni né annunci ufficiali. Fatta, da un bel po’ con Mobido Diakitè (26) è virtualmente fatta: però restano alcuni dettagli da rifinire, soluzioni a piccoli problemi da trovare, valutazioni finali da formalizzare. Però Diakitè è la risposta, la prima, all’addio di Hugo Campagnaro il parametro zero (della Lazio) che entra e va prendere il posto dello svincolato in partenza (direzione Inter), restando nei parametri del monte-ingaggio e abbassando un pochino anche la media dell’età d’una retroguardia che improvvisamente ha scoperto di avere qualche anno di troppo. Mobido Diakitè era stata l’idea dell’ultimo mercato di riparazione, la svolta a destra da imprimere alla propria restaurazione lenta: a bloccare l’operazione fu un infortunio, che però ha semplicemente rinviato il discorso, aggiornandolo a tempi migliori. Le chiacchiere le porta via il vento e però tra Bigon e il manager del francese gli appuntamenti si sono sommati e serve soltanto rimuovere qualche piccolo impedimento per riuscire a cancellare le resistenze e le perplessità: il Napoli è in vantaggio su russi e inglesi e prima ancora che si (ri)apra il mercato estivo, sarà possibile ufficializzare il nuovo incarico per l’ormai ex laziale.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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