Eccoci qui, due mesi dopo aver conquistato quella cara ed amata Coppa Italia a riparlare di calcio giocato, della sfida contro una grande squadra, che ci ha fatto soffrire di recente e che abbiamo fatto soffrire, facendoci rispettare eccome nella scorsa Champions League. Certamente gli scenari sono diversi, i tedeschi con la squadra B in campo e con niente in palio da vincere, ma nell’amichevole di lusso con il Bayern Monaco bisogna dire che abbiamo visto tante note positive e credo che anche il tifoso più pessimista dopo la partenza di Lavezzi si sia rincuorato. Indubbiamente non si può fare un bilancio dopo due sole amichevoli, la prima contro una squadra di dilettanti e la seconda si, contro una corazzata, ma pur sempre nel bel mezzo dell’estate e con le squadre non al completo, ma personalmente mi sento di dire che il Napoli è sulla buona strada, che la strada intrapresa con il nuovo modulo e senza il Pocho è quella giusta. Il 3-5-1-1 ha dato ottimi riscontri contro i bavaresi, il centrocampo, che era il maggior osservato, ha convinto tantissimo. Le due mezzale Hamsik e Dzemaili si sono trovate a loro agio, il primo ha dettato bene i tempi della fase offensiva ed il secondo ha fatto entrambe le fasi con la solita grinta, Zuniga e Dossena sulle fasce in sono apparsi in gran spolvero ed Inler in cabina di regia sono sicuro che darà il meglio di se. Nell’attesa di Behrami, Maggio e di un acquisto sull’out di sinistra, magari uno tra Armero, Balzaretti e Cissokho sembra davvero che la metà campo napoletana offrirà grandi garanzie. Per quanto riguarda Gargano il discorso è complicato, el Mota è un’istituzione ed offre ampissime garanzie in campo e nello spogliatoio, dove è indispensabile. Se accetterà di giocare di meno sarà ancora utilissimo, ma se non riuscirà ad entrare in quest’ottica potrebbe diventare un problema. Speriamo che tutto si risolva per il meglio, così come per Donadel che se dovesse tornare al 100 % sarà anch’egli utile e funzionale, altrimenti meglio prendere un Poli o un altro centrocampista. Passiamo ora all’attacco. Il reparto avanzato promette bene, eccome! Orfano del suo figliol prodigo, di quel Pocho che sempre rimarrà nei nostri cuori, ma con un Pandev ed un Cavani che non hanno bisogno di presentazioni e che saranno super protagonisti, ha un Lorenzo Insigne ed un Edu Vargas in più. Lo scugnizzo di Fratta, c’è poco da dire, è il prossimo fenomeno del calcio italiano. Sfrontato, incosciente, menefreghista, ma anche intelligente ed umile, ha tutte le caratteristiche per fare impazzire Napoli e per affermarsi ad altissimi livelli. Sarà utile a campionato in corso e ci farà innamorare, ne sono sicuro. Vargas dal canto suo, non ha il carattere forte del “Magnifico”, è più timido ed anche sfortunato (il palo di oggi ne è l’ennesima prova), ma ha tanta classe si sta adattando a Mazzarri ed alle richieste del tecnico di San Vincenzo. Diventerà grande anche lui, magari bisognerà pazientare ancora ma ce ne farà vedere delle belle. In ultima battuta, c’è da dire che il reparto va integrato con un quinto attaccante, un uomo d’area di rigore, uno alla Pazzini o alla Inzaghi per intenderci, che completi il reparto, rendendolo davvero devastante. Capitolo difesa, il più spinoso e complicato, con le maggiori insidie. Nulla da dire sul pacchetto portieri, con un Rosati concentrato, buon secondo di sua maestà De Sanctis e con il terzo portiere Colombo, le note dolenti arrivano ancora una volta dal terzetto difensivo. Numericamente il reparto è a posto ci sono sei difensori più il solito Grava, ma qualitativamente manca ancora qualcosa. L’arrivo di Gamberini non basterà a risolvere i problemi di un reparto che ha bisogno di un restyling forte ed importante, che ha bisogno di un nuovo Campagnaro e di un nuovo Aronica, di due giocatori giovani e veloci che sostituiscano gli ormai non più giovanissimi difensori napoletani. Anche contro il Bayern i due hanno dimostrato di non essere più difensori di altissimo affidamento, Campagnaro è opaco ormai da un po’ di tempo e sul gol di Alaba non è stato perfetto, Aronica alterna grandi partite ad altre dove commette errori grossolani come il fallo che ha portato Shaqiri alla punizione del 2-2. Si deve avere il coraggio di cambiare uomini. Positivi invece Cannavaro e Fernandez, il capitano ha ostentato gran sicurezza e segnato un gran gol, l’argentino è in gran crescita, Britos invece si sta inserendo con lentezza negli schemi di Mazzarri, non è un campione ma farà il suo. E speriamo che la difesa anche quest’anno non ci faccia perdere troppi punti!
A cura di Dario Gambardella.
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