In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Antonio Di Pietro, ex magistrato: “Sono nato juventino, ma ho trovato una mancanza di stile da parte della dirigenza della Juventus. Mi sarei aspettato un gentlemen agreement nel non presentarsi neppure loro in campo per la partita contro il Napoli, dicendo di non voler vincere a tavolino, ma sul terreno di gioco. Il Napoli non ha scelto di non andare per paura della Juve, ma aveva una preoccupazione sul virus. Avrei voluto vedere la Juventus vincere sul campo, ma la storia della vittoria al tavolino non mi è piaciuta. La salute viene prima di ogni cosa, con ogni rispetto per la decisione del giudice sportivo, ma la decisione sanitaria va rispettata. Il motivo del 3-0 è perché in via preventiva si è deciso di non andare a creare disastri e danni, per me ci voleva un gentlemen agreement. Cantone? Non stimo quanto sta accadendo. Il problema non è Suarez, è solo uno dei tanti che ne ha approfittato. Quel che mi dà fastidio è che, all’interno delle istituzioni, dalla mattina alla sera si decida a tavolino per una forma di sudditanza, da parte della commissione. Non condivido la norma in sé, vorrei avere un giocatore a prescindere, al di là del fatto se sa l’italiano o meno. Protocollo? Il primo provvedimento è giusto secondo quanto disposto, ma detto ciò voglio vedere la Juventus che vince sul campo. Serie TV “1992”? Molto bella, ma tutte quelle belle donne io non le ho mai viste (ride, ndr). Processo ad Arcore? Quei processi non li avrei mai fatti, a me interessa chi ha rubato e che cosa”.
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