Parola di Vincenzo Di Palma:
«Ora ho capito cosa ha provato il Pocho Lavezzi stretto dall’affetto dei napoletani». Trentadue anni, quindici mondiali disputati, un oro, due bronzi iridati ed un ottavo posto ai Giochi Olimpici di Atlanta ’96. Il timoniere di Ponticelli domenica ad Amalfi non credeva ai suoi occhi. «Un signore mi ha caricato sulle spalle e mi ha portato per due chilometri in trionfo fino all’albergo. In tutta la settimana di avvicinamento alla regata eravamo privi di uscire dalla hall: volevano parlare, caricarti, offrirti questo mondo e quell’altro. Una pressione incredibile».
Vincenzo Di Palma, Matteo Castaldo, Emanuele Liuzzi, Fabio Infimo e Rosario Agrillo sono l’altra metà, quella napoletana, del galeone di Amalfi che ha vinto la regata storica delle Repubbliche marinare. Al loro fianco i quattro amalfitani doc: Luigi Amendola, Alessandro Addabbo, Luigi Lucibello, Paolo Mennella. Allenatore Francesco Noio.
Ma è proprio vero che ad Amalfi la Regata vale quanto la coppa del mondo? «Altroché – continua Di Palma – ho vinto mondiali, ho disputato Olimpiadi ma questa è la mia più bella vittoria sportiva perché ti senti un eroe». Quando l’equipaggio si forma, da dicembre ad aprile, ci si allena un paio di volte al mese. Poi si aumenta l’intensità fino alla vigilia della regata: una settimana di ritiro, due uscite al giorno. «E poi siamo andati in pineta, in un luogo lontano da tutti e tutti – racconta Di Palma – e ho detto hai ragazzi: andiamo a riprenderci quello che ci hanno tolto l’anno scorso».
A Venezia nel 2011 successo non assegnato. Squalificati tre galeoni su quattro ma Amalfi, prima all’arrivo, quella vittoria ce l’aveva dentro. «Ci sentivamo defraudati – dice il capovoga Matteo Castaldo – e avvertivamo il peso del pronostico. Poi tutti quei saluti uscendo dal porto e Davide Tizzano che ci ha detto: ”Vincete di mezza barca per essere sicuri”. È bastata una punta. In partenza eravamo emozionati ma negli ultimi quattrocento ci siamo guardati con Di Palma. Siamo andati a velocità doppia. Poi ricordo solo i festeggiamenti continui».
Tizzano è il presidente della federcanottaggio regionale. Lui la regata storica l’ha vinta nel ’95, ’97 e 2003. Domenica commentava per la Rai: «Fantastici, hanno regalato a tutti emozioni grandissime».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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