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Di Natale: “Higuain il più forte attaccante al mondo, ma il Napoli deve dare fiducia a Gabbiadini”

"A De Laurentiis dico di fidarsi di Gabbadini: esploderà"

Antonio Di Natale e il bianconero, un binomio durato una vita. All’Udinese, sì, con anche la possibilità di andare alla Juventus in passato. L’uomo dei 209 gol in Serie A, la maggior parte a Udine, è stato intervistato da Tuttosport: Juventus, Udinese, Higuain e non solo. Partendo proprio dal suo passato recente: “Del Neri non mi ha chiamato per tornare a Udine (ridendo). Mi conosce bene, sa che se prendo una decisione non torno indietro dopo qualche mese. Ho detto basta al calcio, con la testa e con il cuore, gli Highlander non esistono. Lui è un bravo allenatore, non ha bisogno di me. Spero soltanto che risollevi l’Udinese”.

La dieci ancora in campo all’Udinese? Scelta della società, sinceramente penso sia quella giusta. Mi sarei aspettato una telefonata, anche solo per avvertirmi della decisione. Da quando ho smesso ho parlato con la società solo una volta, si era chiacchierato di tante cose: poi non se ne è fatto nulla. Mi sarebbe piaciuto lavorare coi giovani, o affiancare il direttore sportivo. Maldini? Paolo ha ragione. Quando hai fatto la storia di un club, lui del Milan e io dell’Udinese, non puoi accettare di fare semplicemente il pagliaccio. Io ho l’Udinese nel cuore e terrò sempre la porta aperta al club”.

Juventus-Udinese? Affrontare la Juve di ora è dura per tutti, ma noi abbiamo sempre fatto ottime partite a Torino. Speriamo sia così anche stavolta. Pentito di aver rifiutato la Juventus? Assolutamente no. Fu una scelta di vita, col cuore: volevo restare a Udine con la mia famiglia. In tanti mi hanno etichettato come stupido, tornassi indietro mi comporterei allo stesso modo. E poi alla Juventus non sarei arrivato a 209 gol in Serie A, e quando mi vedo in quella classifica accanto a Totti, Baggio…capisco che qualcosa di buono ho fatto in carriera. Riuscirei a giocare in questa Juventus? Premesso che ho smesso, ci sono tanti campioni. Ci vorrebbe giocare chiunque in questa Juventus, ci sono Pjanic, Higuain, Dybala, che fa giocate come il primo Messi, io ci ho giocato contro. E’ fenomenale. Se penso che l’Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo“.

L’anno prossimo secondo me prenderà il 10, è perfetto per quel numero. La 10 è come una Ferrari: non tutti sanno guidarla. Per caratteristiche mi vedrei meglio in coppia con Higuain, ma che divertimento combinare con Dybala, un po’ come ho fatto con Sanchez. Che periodo, eravamo uno squadrone: lui, Benatia. Lo dissi a Pozzo: se non vendiamo nessuno e facciamo due acquisti, lottiamo per lo scudetto. Non aver vinto nulla è l’unico rimpianto. Higuain è il più forte centravanti del mondo, se continua a segnare 30 gol a campionato mi prende. Per età e forza, penso sia l’unico che possa superarmi: potenzialmente può fare una doppietta a partita. Quest’anno il titolo di capocannoniere se lo giocheranno lui, Icardi, Dzeko e Borriello“.

“Chi soffrivo di più dei tre dietro della Juventus? Chiellini, è tosto, con lui devi essere sempre sveglio. Benatia era un leader dello spogliatoio, oltre che uno strepitoso difensore. Se non succede un cataclisma, la Juventus vincerà il sesto scudetto. Allegri ha due squadre, mi aspetto che arrivino in fondo anche in Champions. Berardi è un talento, giovane, capisco la sua scelta: ha tutto il tempo per compiere il salto in una big: lo vedo in una grande. A De Laurentiis dico di fidarsi di Gabbadini: esploderà. Avrei voluto essere allenato da Ancelotti: l’unico di cui tutti parlano bene: è un’eccezione. “.

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